Elezioni, la pozione magica non c?è e se ci fosse l?avrebbe Tajani-Corriere di Maremma

Elezioni, la pozione magica non c'è e se ci fosse l'avrebbe Tajani

Antonio Tajani Antonio Tajani, leader di Forza Italia


Cosa dice il voto d'Abruzzo? Dice che il centrodestra è ancora forte, ma vede cambiare gli equilibri interni a favore di Forza Italia e a scapito della Lega. E dice che il campo largo è l'unica carta valida che il centrosinistra può giocare, ma non è la formula magica, quella cioè che, dopo il risultato della Sardegna, aveva fatto illudere qualcuno di aver trovato la pozione dopante per arrivare sparati alla vittoria senza fare di più che presentarsi tutti insieme al momento del via.
Il centrodestra, quindi, per ora può stare tranquillo. Ma, all'interno della coalizione, c'è chi dovrebbe fare un po' di autocritica, se non vuole continuare a vedere un travaso di voti che restano sì in famiglia, ma cambiano casa. Il centrosinistra, invece, ha ancora molto da lavorare anche se, l'idea di uno schieramento più largo possibile, è indubbiamente da portare avanti. Se c'è, poi, un trionfatore, senza togliere nulla al riconfermato governatore Marco Marsilio, quello è Antonio Tajani che, in barba agli osservatori, dimostra di aver dato compattezza e perfino tanta energia a una Forza Italia che il giorno stesso della morte di Silvio Berlusconi quasi tutti davano sull'orlo della disgregazione.
Superata la seconda tappa della lunga tornata elettorale del 2024, si attende ora la terza che vedrà alle urne la Basilicata (21 e 22 aprile), ma l'appuntamento più importante resta a giugno (8 e 9), con europee, regionali del Piemonte e 3.700 comunali. Poi, in autunno, ci sarà l'Umbria. E chissà da qui ad allora quante cose saranno cambiate. O rimaste immutate.
Resta, infine, evidente un dato, preoccupante anche se contemplato nelle libere scelte della democrazia: quasi la metà degli elettori continua a non votare. E per portarla alle urne non bastano neppure i campi larghi.

Sergio Casagrande inizia l'attività giornalistica all'età di 14 anni, nel 1981, come collaboratore de Il Tempo e della Gazzetta di Foligno. E' stato il più giovane pubblicista (1985), il più giova...