Grosseto, Festa della Liberazione. Vivarelli Colonna: 'Sarò presente solo agli eventi istituzionali-Corriere di Maremma

Grosseto, Festa della Liberazione. Vivarelli Colonna: "Sarò presente solo agli eventi istituzionali"

vivarelli colonna Il sindaco Vivarelli Colonna

Mancano ancora due giorni alla Festa della Liberazione, ma a Grosseto è già scoppiata la polemica. "Liberi da tutto ma non dal pregiudizio. Cedo alla violenza di pensiero dell'Anpi Palazzoli: il 25 aprile non terrò il mio discorso. Sarò presente solo agli eventi istituzionali." Comincia così il testo che accompagna il video del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Quello a cui fa riferimento il primo cittadino è un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi da Anpi Grosseto - sezione Elvio Palazzoli, in cui in cui l'associazione chiedeva a gran voce di non invitare "certe personalità nostalgiche del fascismo" alle celebrazioni del 25 aprile.

"Noi, donne e uomini, della sezione Palazzoli, rivendichiamo la coerenza delle nostre posizioni con quelle nazionali dell'Anpi a un anno dalle contestazioni pacifiche e civili del 25 aprile scorso a Grosseto - si legge infatti nel comunicato della sezione Palazzoli -, nonostante il vano ricorso alle querele, alle intimidazioni e alla minacce disciplinari. Certe personalità nostalgiche del fascismo non vanno invitate alle celebrazioni del 25 aprile come fece l'anno scorso la sindaca di Marzabotto che non invitò sul palco La Russa, cosa definita dal presidente Pagliarulo una scelta giustissima".

Poi l'attacco diretto all'amministrazione comunale e a Vivarelli Colonna: "La sezione Palazzoli è su questa linea, pertanto ritiene che coloro che cercano, come il sindaco e l'attuale amministrazione dell Comune di Grosseto, di riscrivere la storia, equiparando le vittime ai carnefici, con l'intitolazione di una via al fascista Almirante, non debbano partecipare, in quanto - come dice il Presidente nazionale dell'Anpi - le istituzioni hanno il dovere di onorare e preservare la memoria del sacrificio delle antifasciste, degli antifascisti, delle partigiane, dei partigiani e di tutte le vittime del nazifascismo. Dedicare una via al fucilatore di partigiani non è assolutamente il modo di onorare e preservare la loro memoria".

Vivarelli Colonna
risponde oggi con un video: "Mancano due giorni al 25 aprile, la giornata in cui festeggiamo la liberazione dal nazifascismo. Si tratta di una giornata a tutti noi cara e in cui tutti noi ci riconosciamo. Io stesso ho giurato sulla Costituzione che è, lo ribadisco, profondamente antifascista. Eppure, secondo alcuni, questa straordinaria ricorrenza c'è chi merita di poterla festeggiare e chi invece dovrebbe starsene a casa. È quel che pensa l'Anpi Sezione Palazzoli, che giorni fa mi ha invitato a disertare le celebrazioni con un bel servizio televisivo andato in onda sull'emittente locale TV9, in cui mi si chiedeva questo. Hanno chiesto al sindaco di starsene a casa perché ritenuto indegno. Tutto questo a quanto pare con il benestare dell'Anpi provinciale, visto che non mi è giunto alcun cenno di distinguo da parte loro, nessuna presa di distanza. Sarebbe bastata una semplice telefonata, una mail, un messaggio di solidarietà alla mia figura, in quanto istituzione che rappresenta l'intera comunità. Assolutamente nulla di tutto ciò. Il silenzio, assordante. E spesso chi tace acconsente. E io quindi, per quanto mi è possibile, li accontento".

Continua: "Sarò dunque presente alla messa commemorativa al cimitero di Sterpeto e alla successiva deposizione della Corona al Parco della Rimembranza, cioè ai due appuntamenti istituzionali. Questo perché non posso e - soprattutto - non voglio venire meno ai miei doveri. Ma per il resto non ci sarò, tranquilli. Non terrò alcun discorso, non sarò presente in piazza Dante. Devo dire che cedo, e non è consuetudine per la mia persona, alla violenza di quelli che non vogliono arrivare a chiamare fascisti rossi, ma che si comportano di fatto come tali. La stessa violenza che lo scorso anno arrivò al punto di interrompere il mio intervento più di una volta tra fischi e urla sconclusionate".

"Cedo alla violenza di chi si sente superiore a prescindere, la violenza di chi è convinto di poter togliere dall'alto della sua "democrazia", il diritto di espressione a qualcun altro - conclude il sindaco. Come hanno fatto l'anno scorso quelli dell'Anpi Sezioni Palazzoli, anche a un sindaco che in quanto tale rappresenta un'intera comunità. Lascio a voi ogni genere di giudizio. Ma dico, viva la democrazia. Il 25 aprile ci sarò, viva la democrazia sempre".