Grosseto, Festa Liberazione, Azione prende posizione sulla polemica: 'Il 25 aprile è di tutti'-Corriere di Maremma

Grosseto, Festa Liberazione, Azione prende posizione sulla polemica: "Il 25 aprile è di tutti"

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Ache Azione prende posizione sulla vicenda legata alle celebrazioni del 25 aprile a Grosseto. L'Anpi sezione Palazzoli aveva, nei giorni scorsi, invitato il sindaco Vivarelli Colonna a non presentarsi in piazza Dante.

"L'Anpi non è nuova a posizioni estreme, politicizzando il 25 aprile, ma la Resistenza non è esclusiva di una parte politica ed Azione questo lo vuol rivendicare con forza - dicono da Azione Grosseto -. Ricordiamoci sempre le associazioni della Resistenza cattoliche, azioniste, repubblicane, indipendenti, alle quali ci identifichiamo preferibilmente, che hanno sempre rigettato la logica degli schieramenti contrapposti. A noi risulta quindi fortemente sgradito, ed una mancanza di rispetto, il comunicato di Anpi sez. "Elvio Palazzoli" che invita il sindaco Vivarelli Colonna a non presentarsi alle celebrazioni quale figura istituzionale e primo cittadino. Invitiamo tutti a rammentare che l'antifascismo è l'essenza della nostra democrazia e significa avversare chi nega la libertà: libertà di pensiero, di espressione, di religione. Libertà dai giustizialismi e dai massimalismi in genere. Il pensiero unico non esiste per cui negare espressione ad altri che si ritengono non in linea, significa negare la libertà che a parole si afferma di voler tutelare".

"Ridurre la società ad un ridotto spazio autoreferenziale, in cui altri non hanno nemmeno il diritto di affacciarsi, non serve ad altro che ghettizzarsi. Il 25 aprile è una festa unitaria perché l'insurrezione venne indetta dal Comitato di Liberazione Nazionale che era l'organismo che comprendeva tutte le forze unitarie - concludono da Azione Grosseto -. È stata proprio l'esistenza dei comitati di liberazione quali organismi unitari e rappresentativi di tutti gli italiani antifascisti e quindi buoni ed affidabili agli occhi delle potenze alleate, che ha permesso agli italiani , finita la seconda guerra mondiale, di essere liberi di decidere del proprio destino (referendum, elezione assemblea costituente) e di rimanere uniti come Stato superando le divisioni. Quindi 25 aprile, giorno della Liberazione, sia il giorno della Libertà per tutti, nessuno escluso!".