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Grosseto, Serena conquista il mondo della danza classica creando abiti di scena

Serena Fusai Serena Fusai

Dalla Maremma ai palcoscenici più famosi dei teatri europei, fino a tornare a Grosseto continuando a dedicarsi a quella che è una vera e propria arte.
Serena Fusai, grossetana "doc" è diventata costumista di abiti di scena di danza classica quasi per caso, ma grazie alla sua bravura è riuscita a farsi amare dai più grandi ballerini delle compagnie di danza europee e adesso, anche se non vive più a Londra ma ha aperto il suo studio a Grosseto, continua a creare tutù unici nel loro genere.
Abbiamo quindi deciso di contattarla, dopo che a Grosseto si è svolto il "Gran Galà with the Stars" al Teatro Moderno alcune sere fa: nell'occasione, hanno ballato ballerini di fama mondiale e Serena, nel foyer del teatro, ha potuto mettere in mostra alcuni costumi realizzati proprio per loro. Tra questi ? come ha spiegato Serena - anche uno dei suoi preferiti: "Si tratta del tutù creato per il primo atto del balletto della Bella Addormentata nel bosco, per intendersi si tratta di quello di colore rosa, penso sia il più bello sul quale abbia mai lavorato. E' una replica di un costume fatto originariamente negli anni '70. E' stato interessante ricercare i materiali che nel 2017, quando l'ho realizzato in Inghilterra, non erano così facili da trovare".
Ma partiamo dall'inizio, perchè Serena Fusai, prima di volare a Londra, ha frequentato le scuole grossetane, poi l'Università a Firenze, una piccola esperienza all'estero e di nuovo in Italia dove si è iscritta all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano nel 2012: "Nel 2013 mi sono trasferita a Londra ? spiega ? in quanto mio marito già viveva lì. Ho mandato curriculum in giro e alla fine ho trovato un posto come costumista all'English National Ballet. All'inizio pensavo che stessero cercando un altri tipo di figura professionale e non quello di sartoria, ma poi ho capito che si trattava proprio di ciò che facevo io e dopo i primi colloqui sono stata presa. Così l'English National Ballet è diventata la mia casa per molti anni".
Ma come è nata questa passione? "Ce l'avevo dentro di me da sempre ? aggiunge ? mio nonno era un sarto. Quando ero più piccola dicevo sempre di voler fare la stilista ma ho presto capito che non faceva per me. Ho iniziato a cucire quando facevo l'Università, ma non era la moda ciò che mi piaceva davvero. Amavo il mondo del teatro e quindi quello dei costumi di scena. In realtà nel balletto, e quindi nella creazione di tutù ci sono finita per caso quando ho iniziato a lavorare per l'English Nationa Ballet, ma se tornassi indietro sceglierei altre mille volte questo tipo di specializzazione. Creare questo tipo di costumi mi dà un'emozione unica: vederli in scena sul palcoscenico per come brillano di pietre preziose, rappresentano una parte importante dello spettacolo stesso".
Oggi, Serena è tornata a Grosseto ma ha mantenuto contatti con ballerini di tutta Europa che la cercano per farsi confezionare tutù e abiti di scena: "Lavoro su commissione ? conclude ? continuo ad avere contatti con Londra, ma anche con il Dutch National ballet di Amsterdam, ma anche il National ballet di Baviera e in Italia con il Teatro alla Scala di Milano e il San Carlo di Napoli".