Delitto di Garlasco, l'avvocato di Alberto Stasi sull'ex comandante Cassese: "Andrei anche nel suo giardino a incontrarlo"

Nell’ultima puntata di Filorosso, andata in onda lunedì 21 luglio su Rai 3, gli avvocati Angela Taccia (di Andrea Sempio) e Antonio De Rensis (di Alberto Stasi) si sono confrontati rispondendo alle domande della conduttrice Manuela Moreno. Moreno ha chiesto ad Angela Taccia di commentare le parole del ministro Nordio: “Comunque finisca questa vicenda, finirà male, aveva detto”.

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“Non ha tutti i torti – ha risposto Taccia – intanto perché la povera Chiara non ce la ridarà più nessuno, in particolar modo al fratello ai genitori. In secondo luogo se queste indagini porteranno a una diversa verità processuale significa che un ragazzo giovanissimo ha scontato una pena ingiusta, perdendo dieci anni della sua vita”.

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“Diciamo che tante cose fatte fino ad adesso, per quanto rispetti le sentenze passate in giudicato, potevano essere fatte in modo diversa – ha proseguito Taccia - Anche un’eventuale conferma della condanna di Alberto Stasi non è un finire bene. Una storia del genere non può finire bene, è diventata super mediatica e si è andati oltre al limite, poche settimane fa si è perfino sostenuto di un fotomontaggio di Marco Poggi in montagna”.

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Anche De Rensis, oltre a confermare il rispetto per la famiglia di Chiara Poggi (“Non commenterò mai le dichiarazioni della madre, del padre e del fratello”, le sue parole) ha sollevato dubbi sulle indagini: “Autori delle indagini dell’epoca oggi sono diventati personaggi televisivi – ha attaccato De Rensis - come l’ex capitano Cassese (ex comandante dei carabinieri di Vigevano, ndr) che è tutte le settimane in televisione. Io sogno e spero di incontrarlo un giorno, ma non ho avuto ancora questo onore.  Ecco il testo formattato utilizzando semplici tag HTML e con le parole più importanti in grassetto: Con tutto il rispetto andrei anche nel suo giardino a incontrarlo”.

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“Mi sarebbe piaciuto ascoltare da chi ha svolto le indagini all’epoca un po’ più di umiltà – ha proseguito il legale -  Non c’è niente di più bello, quando si sbaglia, di dire che si è sbagliato. Trovare sempre giustificazioni in altri, in circostanze o in particolari, trovo che non sia giusto.  Sentire che ci possono essere più o meno persone rispetto a chi firma è sbagliato, in tutto di polizia giudiziaria non è così”.

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Ma De Rensis conserva fiducia nella magistratura: “Questa è senza dubbio l’indagine che non coinvolge dei politici, che ha subito gli attacchi più forti, al limite del dileggio, che io abbia mai sentito – ha proseguito il legale – Ma fino a quando ci saranno magistrati, operatori di polizia giudiziaria e genetisti che hanno coraggio c’è ancora speranza nella giustizia, comunque finisca”.

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