L'omicidio di Chiara Poggi
L'avvocato Giada Bocellari a Quarto Grado
“Quel che è certo è che abbiamo un dna. Buono, completo e leggibile, nucleare e Y, da verificare”. Così l’avvocato Giada Bocellari, una dei legali di Alberto Stasi, durante l’ultima puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 25 luglio su Rete 4.
“Chi dice che è contaminazione, sbaglia – accusa l’avvocato – perché o ha un nome e un cognome e allora può parlare di contaminazione. Allo stesso modo non si può dire con certezza che è un correo. Oggi abbiamo una persona, maschio: sarà necessario innanzitutto escludere la contaminazione, andando a prendere l’impossibile. Se sarà contaminazione vedremo chi è il contaminante e poi capiremo che cosa fare”.
Secondo l’avvocato Bocellari “non va normalizzata la contaminazione”. “Non posso sentir dire e non posso riferire a Stasi che era tutto contaminato – afferma la legale – perché non è accettabile. Stasi è dentro sulla base di asserite prove scientifiche, non è dentro perché un testimone l’ha visto o per una intercettazione. Lui è dentro sulla base prove scientifiche e poi si dice che è tutto contaminato e che hanno usato garze non sterili: ma di cosa stiamo parlando?”.
“Mi viene poi da dire perché certi consulenti sanno che la garza non era sterile – si chiede ancora Bocellari, sempre nell'intervista a Quarto Grado – perché non mi risulta che fossero presenti all’autopsia. Mi riferisco al generale Garofano: ha anche detto che lui non ha partecipato a queste indagini, che le hanno fatte i suoi consulenti, come fa a dire con questa certezza che la garza non era sterile? Quel tampone non è mai stato aperto”.
Sotto l'intervista completa
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