L'omicidio di Chiara Poggi
Antonio De Rensis
“Aspettavamo una prova regina che alla fine non c’è stata. Il cerchio si chiude o è ancora molto aperto?”. La domanda relativamente agli ultimi mesi delle indagini sul delitto di Garlasco, posta da Manuela Moreno, conduttrice di Filorosso nell’ultima puntata del programma, è per Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi. “Il cerchio è aperto – risponde il legale - perché molti elementi arriveranno, sarà un autunno molto caldo, per fortuna che c’è stato questo incidente probatorio. Le indagini tradizionali hanno lavorato e stanno lavorando in maniera molto proficua. Deluso? No, sono molto fiducioso”.
“Lei è stato il legale della famiglia Pantani e di Antonio Conte, ricorda Manuela Moreno. Come è arrivato a questo caso che sembrava molto lontano da lei?” “Io mi sono occupato di tanti processi – afferma l’avvocato - come la Costa Concordia, per persone tra virgolette normali come siamo tutti noi, non conosciuti, ma casi anche molto complessi, in moltissimi tribunali italiani. Sono stato contattato dalla mia bravissima collega Giada Bocellari. Abbiamo iniziato questo percorso e oltre la vicenda che è incredibile, purtroppo, ho conosciuto una collega di rara professionalità e grande serietà. Non ho mai avuto dubbi su accettare questo caso e più ho letto le carte più mi sono convinto che Alberto Stasi non c’entra assolutamente nulla. Le carte parlano e purtroppo non tutti coloro che si occupano di questo caso hanno letto tutte le carte”.
Un momento dell'intervista
“L’avvocato Lovati sta insistendo moltissimo sul rito abbreviato – chiede ancora la conduttrice - Cosa ci sta soffiando nell’orecchio con questo elemento? “Non posso interpretare i pensieri del collega – risponde l’avvocato - La scelta del rito abbreviato va giudicata con i criteri di allora, una scelta che ha portato a due assoluzioni. Con questa nuova indagine il giudizio abbreviato non c’entra nulla, ma Massimo Lovati è un bravissimo collega che sono certo in alcuni casi crea queste argomentazioni con delle finalità molto precise perché, ripeto, è un avvocato di grande esperienza e di grande valore, oltre che persona molto simpatica”.
Su parla poi del dna sul pollice di Chiara Poggi. “Ci stiamo avvicinando alla prova regina?” “Ci sono tanti accertamenti che si stanno svolgendo, molto più di quelli che qualcuno può immaginare. Non i protagonisti della vicenda. Gli accertamenti ci sono, vanno avanti e forse potrebbero essere interessanti”.
“Quanto i destini di Andrea Sempio e Alberto Stasi sono legati?”, chiede ancora Moreno. “Fuggo questo argomento – risponde il legale - Noi non abbiamo alcuna forma di accanimento nei confronti dell’indagato e chi ha avuto la compiacenza di ascoltarmi sa che quando rimango stupito e deluso succede nei confronti di chi ha svolto le indagini di allora. Perché questo grande dolore che interessa molte persone è frutto dell’azione dell’assassino, poi di tutti gli innumerevoli errori che sono stati fatti. Innumerevoli”.
Alberto Stasi
“Quando sarà il momento giusto per chiedere la revisione del processo?”, l’ultima domanda della conduttrice. “Noi stiamo lavorando alla revisione del processo, ma siamo molto concentrati sullo svolgimento di questa indagine che come ha detto il giudice Vitelli è molto seria e molto approfondita. Non dobbiamo avere paura di questa indagine, ma quando ci viene cancellato l’alibi o quando vengono contaminati i reperti, quando si commettono moltissimi errori. Non del procuratore Napoleone, dei suoi pm, del professor Previderè, del Ris di Cagliari e dei carabinieri di Moscova”.
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