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L'omicidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, l'incubo di Lovati: "I carabinieri mettevano il dna di Sempio nel Fruttolo". Poi annuncia a Zona Bianca: "Mercoledì le impronte latenti"

L'avvocato: "L’impronta 33 e anche la bpa non entrano nell'incidente probatorio"

Giovanni Ramiri

04 Settembre 2025, 06:00

Delitto di Garlasco, l'incubo di Lovati: "I carabinieri mettevano il dna di Sempio nel Fruttolo". Poi annuncia a Zona Bianca: "Mercoledì le impronte latenti"

Massimo Lovati

 “L’incidente probatorio è finito, mancano solo due indagini. Le impronte latenti, che dovrà fare il perito Marcheggiani, fissato per mercoledì prossimo. E un’anteprima che vi do. Più l’esame del dna, quello che deriverebbe dalle unghie di Chiara Poggi, tutto il resto è stato esaminato”. Lo ha detto Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, nell’ultima puntata stagionale di Zona Bianca, andata in onda mercoledì 3 settembre.

“L’unica cosa che bisogna rimarcare è che l’impronta 33 e anche la bpa non entrano nell'incidente probatorio. E’ tutta roba della procura”, aggiunge ancora il legale. Che poi è tornato a manifestare le sue paure per le indagini in corso.

Un momento della puntata

“Io ho avuto un incubo. Mi sono sognato che i carabinieri mettevano il dna dentro il Fruttolo”. Ma questo è gravissimo, incalza il conduttore Giuseppe Brindisi. “Uno può sognare? E’ vietato sognare? Siamo in un Paese libero. Io sono sincero.  Attenzione, so il perché di questo incubo: io non mi fidavo, i carabinieri si sono comportati slealmente, in due o tre occasioni”.

“Noi mettiamo sempre in fila tanti dati, ma a che punto siamo? – si chiede invece Ilaria Cavo di Noi Moderati - C’è una traccia sul pollice. Abbiamo seguito tracce che dovevano essere fondamentali, come la traccia 33 sul muro, ora sembra che ne stiano diventando fondamentali altre. Mi chiedo come si può parlare di una traccia sul pollice nel momento in cui, se non erro, per fare quelle prove sulle unghie di Chiara sono state mischiate le unghie. Io ho quegli esami e si parla non di pollice, ma di mano destra e mano sinistra. Questo per dire che da quegli esami si poteva dire che cosa? Che c’era una traccia che si è potuta identificare e un’altra traccia che non ha dato un esito chiaro”.

Ilaria Cavo

 

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