L'omicidio di Chiara Poggi
Antonio De Rensis e Gian Luigi Tizzoni
E’ clamoroso lo scontro andato in scena nell’ultima puntata di Filorosso, lunedì 1 settembre, tra l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, e Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi. Il dibattito sul delitto di Garlasco si è acceso con quello che è diventato un vero e proprio litigio tra i due avvocati. “L’articolo 11 della Costituzione ci insegna che la prova si forma nel contraddittorio – dice Tizzoni - Finora abbiamo delle tesi, delle suggestioni, il collega De Rensis ne ha avanzate altre, parlando di autunno caldo, sensazioni che lui ha e che non so dove le tragga. Mi sorprende che il difensore di un soggetto ritenuto concorrente di Sempio, Stasi non esce formalmente dalle indagini, sia così sereno e sempre molto pronto ad anticipare, immaginare, suggestionare, ipotizzare iniziative della procura che noi non conosciamo, come non dovrebbe conoscere neanche lui”.
Antonio De Rensis
“Che ci sia stata una contaminazione - aggiunge Tizzoni parlando del dna nella bocca di Chiara Poggi - è pacifico, che le contaminazioni possano avvenire è altrettanto pacifico. Ricordiamo che l’indagine era stata fatta all’epoca dal medico legale non per la ricerca di dna, ma di liquido seminale. Ricordiamo che Stasi non viene condannato, non c’è una riga che dice che Stasi è stato condannato, perché è stato trovato dna suo o di Chiara sul corpo di altri. Non va a toccare minimamente i pilastri della condanna di Stasi, che si basano su altro”.
“Non speravo di essere tirato in ballo – la prima replica di De Rensis - Vedo una volta di più che Tizzoni è molto colpito dalle mie immaginazioni, mentre rimane imperturbabile per i sogni del mio amico Lovati. Sulle suggestioni ho imparato dal collega Tizzoni: il filmatino amatoriale che lui ha confezionato dove ricostruiva l’omicidio di Chiara, è stato massacrato anche processualmente, perché non ha la minima attinenza con la realtà”. “Non è un filmino amatoriale, devo avere rispetto per chi lo ha fatto”, sbotta Tizzoni.
“Io credo che lei faccia meglio a interessarsi del processo come fa – attacca De Rensis - ed essere meno attento alle mie suggestioni, che chissà un giorno potrebbero non essere suggestioni. È solo questione di tempo, dobbiamo solo aspettare”. “Ammiro le sue suggestioni che non ho – incalza Tizzoni - perché evidentemente non ho rapporti con la procura. Non è corretto definire amatoriale un video che era stato realizzato da consulenti tecnici, il cui contenuto è stato ritenuto attendibile addirittura dal giudice Vitelli che assolse Stasi in primo grado”. “Assolutamente no”, per l’avvocato di Stasi. “Assolutamente sì – per l’avvocato dei Poggi - quel video aveva compito stabilire la tempistica e Vitelli disse che quella tempistica era plausibile seppure con delle problematiche”.
La risata di De Rensis fa arrabbiare Tizzoni: “Sì, rida collega, vada a leggersi anche la sentenza della corte d’appello del 2011 che ha riconosciuto che la tempistica era sufficiente. Ci si confronta leggendo le sentenze e rispettandole”. “La bicicletta era uguale? – attacca De Rensis – a quello che leggo io, lei non si interessi. Ci vedremo nelle sedi opportune, è questione di tempo”.
Gian Luigi Tizzoni
“Le sedi opportune quali sarebbero?”, chiede Tizzoni. “Le aule, dove parlano gli avvocati. Io solo quelle conosco”, risponde De Rensis. Qui il colpo di scena: “Nelle aule ricordo al collega – il siluro di Tizzoni - che lei non partecipa perché l’avvocato di Stasi è l’avvocato Bocellari, sono mesi che si presenta davanti ai media quando sostanzialmente non è l’avvocato di Stasi”. “Andiamo a vedere in procura le nomine depositate, però vede questo è il suo stile e io glielo lascio – risponde De Rensis - Lo conoscevo, me l’avevano raccontato. La mia nomina è depositata. Tecnicamente in incidente probatorio può partecipare fisicamente un avvocato solo, ma gli avvocati di Stasi sono due. Queste sono le modeste argomentazioni nei confronti di un collega che io comunque rispetto, anche quelle modeste”. “Io lascio il suo – replica Tizzoni - Io invece il suo l’ho conosciuto in questi mesi. E io rispetto le sue, che sono molto più modeste”. “Le vedremo col tempo”, chiosa De Rensis.
Gli sbadigli di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, non sfuggono alla conduttrice Manuela Moreno. Lovati chiude il litigio: “Sono diatribe inutili due colleghi estremamente bravi e corretti, è inutile che litighino”.
Massimo Lovati
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