L'omicidio di Chiara Poggi
Antonio De Rensis
Nell’ultima puntata di Filorosso su Rai 3, andata in onda lunedì 25 settembre, si è tornati a parlare del delitto di Garlasco. Con un approfondimento su breve intervallo di tempo trascorso dall’ultima telefonata di Alberto Stasi e quella al 118. Su quei 5 minuti (sufficienti o no per andare a casa di Chiara Poggi, entrare, vederla, uscire e poi fare la telefonata?) è intervenuto anche Antonio De Rensis, legale di Stasi. “I 5 minuti tra l’ultima telefonata a Chiara e la telefonata al 118.
“Secondo lei Stasi ha mentito?”, chiede la conduttrice Manuela Moreno. “Stasi non ha mai mentito – ha risposto De Rensis - Lo ha dimostrato col suo comportamento processuale. Non si è sottratto a nessun interrogatorio, ha dato il suo dna in ogni parte d’Italia. Non aveva poi alcun motivo, qualora fosse stato l’assassino, di rientrare: è stato accertato dall’esperimento dettato dal giudice Vitelli che da fuori si sentiva lo squillo del telefono di Chiara, quindi lui sapendo di averla uccisa e di averla lasciata sulle scale, sarebbe entrato con i soccorsi e avremmo scritto un’altra storia”.
“Se come dice qualcuno l’ha uccisa e non è rientrato – ha aggiunto De Rensis - non poteva sapere dove era il corpo, perché è stato lasciato sui primi gradini, lo dicono i Ris, poi è scivolato e le chiazze su ogni gradino dimostrano che si è soffermato. Alberto non ha mai mentito, c’è stata una ricostruzione unilaterale nel clima garantista, quindi in quel clima si è vista ogni azione di Alberto come un’azione del colpevole. Il viaggio da casa di Chiara è di 600 metri. Mi dispiace non la contrapposizione di chi non crede in questa indagine, ma i pesi diversi, specie alla luce di ogni indagine che ogni giorno ci regala quelli che non chiamerò più errori. Tanti errori, che mi sono stufato di chiamare così. Domanda diretta ai negazionisti: perché due carabinieri, uno dei due ha visto i graffi che non c’erano, come mai questi due verbali sono stati scritti lo stesso giorno, la stessa ora?”.
“Siamo di fronte a una serie di errori che non possono non far riflettere”, ha commentato la criminologa Flaminia Bolzan.
Flaminia Bolzan
“Durante il processo di primo grado su sollecitazione della parte civile venne fatto un riscontro incrociato sul telefono e sul computer di Alberto – ha ricordato ancora De Rensis durante la puntata - per vedere se anche nei giorni precedenti accendeva il computer a quell’ora e aveva sempre la stessa routine. Ma davvero noi abbiamo paura che scendano in campo dei luminari a fronte di un’indagine orribile in cui si sono visti graffi che non c’erano, si sono scritti verbali uguali con firme diverse attestanti cose diverse, in cui è stato inavvertitamente cancellato l’alibi di Alberto Stasi che è comparso miracolosamente grazie al giudice Vitelli due anni dopo e quando è comparso l’orario è stranamente passando dalle 10,30 alle 9,12. Davanti a questa roba abbiamo paura che la professoressa Cattaneo lavori?”.
Sopra tutta la puntata di Filorosso del 25 agosto
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