La madre di Anastasia Trofimova a Chi l'ha Visto?
Le ultime ore hanno segnato un’accelerazione nella vicenda del duplice omicidio di Villa Pamphili: domani, venerdì 11 luglio, Francis Charles Kaufmann, 46 anni, alias Rexal Ford, sarà estradato dai controlli greci direttamente in Italia, dove verrà trasferito al carcere di Rebibbia. La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello di Larissa il 27 giugno, e stavolta non è stato presentato alcun ricorso, rendendo inevitabile il suo arrivo – previsto per venerdì all’aeroporto di Ciampino con volo militare –, seguito dal primo interrogatorio di garanzia entro cinque giorni e dalla possibile perizia psichiatrica.
Nel frattempo emergono dettagli inquietanti dal carcere di Larissa: poco dopo l’esito dell’udienza, Kaufmann ha reagito distruggendo completamente la sua cella, in un gesto che ha suscitato allarme tra le autorità greche. A seguito di tale aggressività, è stato trasferito nel reparto psichiatrico del penitenziario, con la strategia – secondo alcune fonti – di ottenere anche a Rebibbia lo stesso trattamento privilegiato.
Intanto, i genitori di Anastasia Trofimova, la 28enne russa uccisa insieme alla figlia di 11 mesi, Andromeda, sono giunti a Roma per un incontro organizzato dal programma “Speciale Chi l’ha visto?”. Nella diretta condotta da Federica Sciarelli, l’intera famiglia si è recata sul luogo del ritrovamento delle salme a Villa Pamphili, dove la madre ha deposto un peluche, simbolo di un dolore che non vuole placarsi.
La testimonianza della madre ha contribuito ad aggiungere un nuovo capitolo alla dinarna tragica: “Nostra figlia era laureata e lavorava bene a Mosca – ha spiegato – poi a Malta si era innamorata di lui, e noi non ci saremmo mai immaginati che fosse un mostro”. Addirittura, la donna ha rivelato come Kaufmann le avesse sottratto documenti e la SIM russa, lasciandola isolata e priva di contatti con la famiglia: “Pensava che lo zainetto fosse caduto in mare, ma ora credo l’abbia fatto sparire lui”.
Dalle nuove testimonianze emergono dettagli agghiaccianti. Anastasia non era un’aspirante attrice o hacker; era una laureata in logistica trasferitasi a Malta e poi in Italia, dove aveva incontrato Kaufmann. Ma la relazione, inizialmente vista come una storia d’amore, ha progressivamente rivelato un aspetto malato: “Era in balia di lui”, ha detto la madre, sottolineando come la ragazza fosse stata privata di indipendenza, contatti, documenti, perfino della registrazione anagrafica della bambina Andromeda.
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