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Il caso

Omicidi Villa Pamphili: Anastasia e la piccola Andromeda hanno dormito due settimane nel parco prima di essere uccise. Un dramma straziante che scuote le coscienze

Di giorno si spostavano al vicino mercato di San Silverio per lavarsi e comprare latte e acqua

Giovanni Ramiri

25 Giugno 2025, 20:43

Omicidi Villa Pamphili: Anastasia e la piccola Andromeda hanno dormito due settimane nel parco prima di essere uccise. Un dramma straziante che scuote le coscienze

Le indagini della polizia nel parco

Per quindici giorni, nel cuore di Villa Pamphili, una madre e la sua bambina di pochi mesi hanno dormito all’aperto. Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda hanno trascorso due settimane abbracciate nel buio e nel freddo di un parco immenso, invisibili agli occhi di una città che dovrebbe proteggere chi è più fragile. Nessuno avrebbe immaginato che quella fuga nel verde sarebbe finita nel sangue. Se ne parla stasera 25 giugno 2025 a Chi l'ha Visto?: un dramma che sta scuotendo le coscienze.

Anastasia, 28 anni, e Andromeda, 11 mesi, erano arrivate a Roma con Francis Kaufmann, il compagno e padre della piccola. Da Malta alla capitale, avevano cambiato città e tentato di ricostruirsi una vita. Ma la realtà era diventata un rifugio improvvisato, una lotta continua per scaldarsi e procurarsi un pasto. Qualche passante le aveva viste aggirarsi nel quartiere, accamparsi nel parco e spostarsi di giorno al vicino mercato di San Silverio per lavarsi e comprare latte e acqua. Una routine disperata, sospesa nel nulla.

Anastasia è stata uccisa probabilmente tra il 3 e il 4 giugno. Il telefono di Kaufmann, che era con loro, si è spento in quelle ore e non è mai più tornato online. La piccola Andromeda è stata strangolata pochi giorni dopo, quando nel parco era rimasta sola con il padre. Le indagini parlano di una morte crudele e silenziosa.

Il loro ritrovamento è avvenuto la mattina del 7 giugno: due corpi, quelli di una madre e di una figlia, distesi a pochi metri l’una dall’altra. Una fine tragica e simbolica, quella di chi è scivolato nell’ombra dei riflettori cittadini, pur restando visibile a chiunque volesse guardare.

Kaufmann, già noto alle forze dell’ordine per episodi di aggressività e ubriachezza, è stato arrestato pochi giorni dopo a Larissa, in Grecia. Ma ciò che rimane è la realtà straziante di una madre e una figlia lasciate a dormire nel parco per quindici notti, mentre la città scorreva loro accanto. Questo dramma è un monito e una responsabilità per tutti: perché la solitudine e la violenza non trovino più rifugio nell’indifferenza. Un dramma straziante che scuote le coscienze.

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