Il recente flash mob a Villa Pamphili
Questa sera, 9 luglio 2025, Chi l’ha visto? ci porta di nuovo dentro uno dei casi più dolorosi e misteriosi dell’anno: il duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della sua bambina Andromeda, ritrovate morte a Villa Pamphili, uno dei parchi più belli – e ora più oscuri – di Roma.
Non sarà una puntata come le altre. Federica Sciarelli ha scelto di dedicare l’intera serata a questa tragedia, portando le telecamere proprio lì, tra quegli alberi, dove si è compiuto l’orrore. Un luogo che, fino a poche settimane fa, rappresentava solo relax, jogging e sole d’estate. Ora, invece, è un simbolo di dolore.
Al centro della puntata, ci sarà la voce dei genitori di Anastasia. Per la prima volta parleranno in televisione. Non da uno studio, ma proprio nel punto esatto in cui è stato ritrovato il corpo della figlia. Rivedere quel luogo con loro, accompagnati dai loro ricordi, sarà un pugno nello stomaco.
La loro testimonianza è potente. Raccontano di una figlia brillante, laureata, con un lavoro stabile a Mosca. Poi l’incontro, a Malta, con quello che sembrava un amore appassionato e sincero: Francis Kaufmann, americano, regista, affascinante e pieno di promesse. Ma l’amore, con il tempo, si è trasformato in isolamento, controllo, manipolazione. Le aveva tolto documenti, SIM, contatti. Una prigione senza sbarre. Una fuga nella “libertà” che si è conclusa nel peggiore dei modi.
È questa la domanda che la puntata vuole lasciare sospesa tra le mani dello spettatore. Perché qualcuno – più di uno – aveva segnalato la presenza di Kaufmann nel parco, ubriaco, con la bambina. Alcuni dicono che era noto alla polizia, ma mai fermato. Era troppo famoso? Troppo ricco? Troppo americano per sembrare pericoloso?
Le testimonianze raccolte da Chi l’ha visto? raccontano di una catena di segnali ignorati. Segnali che, forse, avrebbero potuto salvare due vite.
Intanto, Kaufmann – noto anche con il nome di “Rexal Ford” – è stato arrestato in Grecia pochi giorni dopo i fatti. È l’unico indagato. Un personaggio inquietante, scivoloso, difficile da inquadrare. Le indagini continuano, ma resta la sensazione che qualcosa sia sfuggito. Che il sistema, in qualche modo, non abbia funzionato.
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