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Nei cieli

Tempesta su Roma, chiuso l'aeroporto di Fiumicino. Voli in arrivo dirottati in mezza Italia e partenza bloccate

Passeggeri a Pisa, Cagliari, Napoli, Brindisi, Ancona, Pescara, Bari e Bologna

Giovanni Ramiri

13 Luglio 2025, 21:04

Tempesta su Roma, chiuso l'aeroporto di Fiumicino. Voli in arrivo dirottati in mezza Italia  e partenza bloccate

Caos all'aeroporto di Fiumicino

La serata di domenica 13 luglio si è trasformata in un caos per migliaia di viaggiatori. L’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, cuore nevralgico del traffico aereo italiano, è stato costretto a chiudere completamente a causa di una violenta ondata di maltempo. Un fronte temporalesco particolarmente intenso si è abbattuto sull’area dello scalo poco dopo le 20:00, rendendo impossibili le operazioni di decollo e atterraggio.

Non si è trattato di un semplice ritardo, ma di una vera e propria interruzione operativa. Tutti i voli in arrivo sono stati immediatamente dirottati verso altri scali di mezza Italia, Pisa, Cagliari, Napoli, Brindisi, Ancona, Pescara, Bari e Bologna, dove le strutture aeroportuali hanno dovuto adattarsi in tempo reale per gestire il flusso imprevisto di aeromobili e passeggeri. A Fiumicino, invece, si è consumata una paralisi che ha lasciato migliaia di persone ferme nei terminal, in attesa di aggiornamenti. Il maltempo, con raffiche di vento e pioggia torrenziale, ha imposto uno stop completo: una misura drastica, ma inevitabile per motivi di sicurezza.

La tensione era palpabile già nelle prime ore del pomeriggio, quando i radar meteorologici avevano iniziato a segnalare il peggioramento rapido delle condizioni atmosferiche. Le compagnie aeree, colte in contropiede, hanno faticato a fornire informazioni puntuali. Molti passeggeri hanno appreso della cancellazione del proprio volo solo dopo ore di attesa al gate. Alcuni sono stati indirizzati verso bus navetta per raggiungere i nuovi aeroporti di atterraggio, altri sono rimasti bloccati in aeroporto, tra lunghe file, annunci confusi e l’ansia crescente di chi aveva coincidenze o impegni improrogabili.

Secondo quanto comunicato da Aeroporti di Roma, la chiusura è stata imposta per garantire la sicurezza di voli e passeggeri e resterà in vigore fino a un miglioramento stabile delle condizioni meteorologiche. Nessuna previsione ufficiale è stata diffusa in merito alla riapertura dello scalo, ma si stima che l’operatività possa riprendere già nelle prime ore della mattinata di lunedì, compatibilmente con l’evoluzione della perturbazione.

Questa chiusura segna un evento raro ma emblematico: in un’epoca in cui tutto sembra sotto controllo, bastano poche ore di maltempo per mettere in ginocchio uno degli hub più trafficati del Mediterraneo. Non è ancora chiaro quanti voli siano stati cancellati o quanti passeggeri abbiano subito ritardi o dirottamenti, ma le immagini che circolano online – terminal affollati, valigie ammassate, sguardi persi nel vuoto – raccontano meglio di qualsiasi dato la portata del disservizio.

La serata del 13 luglio 2025 resterà impressa nella memoria di chi l’ha vissuta in aeroporto: un viaggio interrotto, un volo scomparso dal tabellone, e la sensazione di quanto possa essere fragile l’ingranaggio del volo quando la natura decide di alzare la voce.

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