In tv
Bianca Berlinguer
Stasera, martedì 2 settembre, torna in prima serata su Rete 4 “È sempre Cartabianca” e lo fa con la forza simbolica di un esordio che coincide con l’inizio di una nuova stagione televisiva. Bianca Berlinguer si ripresenta al pubblico con il suo stile riconoscibile, fatto di domande dirette, toni mai urlati ma sempre taglienti, e con la capacità di mettere attorno allo stesso tavolo voci che difficilmente dialogherebbero altrove. La trasmissione parte con la promessa di regalare ancora una volta spazi di riflessione in un panorama mediatico sempre più frammentato.
Il contesto internazionale non consente esitazioni. La prima puntata affronterà il dramma di Gaza, una ferita aperta che non smette di occupare le prime pagine e che richiama la coscienza collettiva a interrogarsi sulle responsabilità e sulle prospettive future. Le indiscrezioni su progetti di trasformazione della Striscia in un polo turistico e tecnologico alimentano discussioni e polemiche, innescando un dibattito che tocca non soltanto la geopolitica, ma anche l’etica e la visione del futuro. È in questo spazio che il programma promette di scavare, offrendo al pubblico un mosaico di opinioni, con il rigore dell’approfondimento e l’inevitabile frizione delle posizioni contrapposte.
L’Italia, però, resta al centro della scena. La crisi economica, con i suoi numeri impietosi, e le difficoltà della stagione turistica appena archiviata compongono un quadro di fragilità che il governo e le opposizioni non mancano di leggere secondo prospettive radicalmente differenti. Il calo nelle presenze sulle spiagge, il rallentamento dei consumi e la percezione diffusa di una ripresa che stenta a consolidarsi offrono terreno fertile per un confronto acceso. In studio si cercherà di capire non solo dove affondano le radici di queste difficoltà, ma anche quali ricette concrete siano oggi sul tavolo della politica.
Gli ospiti saranno il motore del dibattito. Figure come Mario Giordano, Andrea Scanzi e Luisella Costamagna porteranno sensibilità giornalistiche diverse, mentre Marisa Laurito offrirà uno sguardo più culturale e Monsignor Vincenzo Paglia aggiungerà una riflessione di carattere etico e sociale. A completare il quadro ci sarà come sempre Mauro Corona, presenza irregolare e imprescindibile, che con i suoi interventi fuori dagli schemi sa alternare ironia e profondità, diventando spesso il detonatore di momenti memorabili.
L’attesa per la nuova stagione non è solo televisiva, ma anche politica e culturale. “È sempre Cartabianca” ha conquistato negli anni un ruolo che va oltre la cronaca della settimana: è diventato una sorta di arena in cui l’Italia si specchia, riconoscendo le proprie divisioni e, talvolta, le proprie fragilità. Il ritorno di questa sera assume dunque il valore di un termometro: quello che registrerà umori, paure e speranze di un Paese che cerca risposte in un momento storico complesso.
Con questa prima puntata, Bianca Berlinguer riapre le porte del suo studio come se fossero quelle di una piazza pubblica, restituendo al pubblico non soltanto l’analisi dei fatti, ma anche la vitalità e il conflitto delle idee. La stagione si annuncia lunga e densa, e il battesimo di questa sera, tra Gaza e i nodi interni all’Italia, sembra già voler dire che non ci sarà spazio per leggerezze o divagazioni. Il ritorno di “È sempre Cartabianca” è dunque un appuntamento che unisce curiosità televisiva e necessità di confronto: un luogo dove le domande pesano quanto le risposte e dove la complessità del reale non viene mai ridotta a slogan.
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