Quarta Repubblica
Rita Dalla Chiesa
Rita Dalla Chiesa, ospite oggi lunedì 16 giugno a Quarta Repubblica su Rete 4, è stato un volto familiare della televisione italiana per decenni. Oggi è una donna profondamente diversa da quella che milioni di spettatori ricordano alla guida di Forum. Con lo sguardo ancora saldo e la voce pacata che la contraddistingue, ha lasciato il piccolo schermo per sedere tra i banchi del Parlamento, dove è stata eletta deputata con Forza Italia nel 2022. Non si è trattato di una svolta improvvisa, ma del naturale proseguimento di una vita spesa tra impegno civile, memoria e senso di giustizia.
Nel suo lavoro quotidiano alla Camera dei Deputati, Rita partecipa attivamente al dibattito pubblico. È membro della Commissione di Vigilanza Rai, una posizione che le consente di mettere a frutto la sua lunga esperienza nel mondo dell’informazione e della televisione. Nonostante l’approdo in politica, non ha mai reciso del tutto il legame con il mezzo che l’ha resa celebre: continua infatti a partecipare come opinionista a diversi talk show, offrendo riflessioni misurate ma ferme su attualità, cronaca e istituzioni.
Privatamente, ha scelto una vita più raccolta. Vive a Roma, in un attico luminoso che spesso descrive come un rifugio sereno. La famiglia resta al centro della sua quotidianità: la figlia Giulia, il nipote Lorenzo e i suoi amati animali sono i suoi affetti più profondi. Chi la segue sui social la vede condividere ricordi, affetti, momenti di tenerezza quotidiana, sempre con un tono garbato e mai sopra le righe.
Recentemente, la sua vita ha avuto un sussulto inatteso: il furto della sua vecchia Nissan Micra, parcheggiata sotto casa. Non era un’auto di lusso, né un oggetto di valore, ma era uno scrigno di memoria: gliel’aveva regalata Fabrizio Frizzi, un amore che è rimasto per lei un punto fermo anche dopo la fine della relazione. La notizia ha commosso molti, e il ritrovamento dell’auto, misteriosamente ricomparsa sotto la sua abitazione pochi giorni dopo, ha assunto il sapore di una piccola favola urbana.
Rita Dalla Chiesa non è più soltanto un’icona televisiva: è una testimone della storia del nostro Paese. La figura di suo padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia nel 1982, continua a vivere nella sua narrazione, nei suoi libri e nei suoi discorsi pubblici. È attraverso quella ferita mai chiusa che ha costruito un senso di responsabilità civile che oggi porta in Parlamento.
Non cerca visibilità forzata, né urla per farsi ascoltare. Cammina sul filo sottile della coerenza, tra l’intimità del ricordo e l’impegno del presente. E forse è proprio questo a renderla, ancora oggi, una voce unica nel panorama pubblico italiano.
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