L'omicidio di Chiara Poggi
Andrea Sempio
“Ho 28 anni, questa cosa durerà 16 anni. Vuol dire che io avrò 44 anni circa e potrò dire: bene, ora so che il guadagno va nelle mie tasche”. Sono parole di Andrea Sempio, pronunciate in auto e oggetto di una intercettazione proposta da Quarta Repubblica, il programma su Rete 4 condotto da Nicola Porro che lunedì 14 settembre è tornato a occuparsi del delitto di Garlasco e delle nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi.
“Quindi finalmente posso uscire dalla mia stanzetta e farmi una vita – prosegue Sempio nell’intercettazione, risalente al 22 febbraio 2017 –. Nella più rosea delle ipotesi, io ho 28 anni e quando ne avrò circa 45 arriverò al punto di dire bene, la causa è conclusa, ho recuperato 70mila euro e ne ho 100mila di spese. Cioè questo sembra assurdo, ma è il calcolo reale”.
“Ragionando da un punto di vista oggettivo, da garantista, sposo le sue parole – riflette l’avvocato Antonio De Rensis –. Ragionando da avvocato di Alberto Stasi e come cultore della giustizia dico, riprendendo parole dette da lui, se forse l’ex procuratore aggiunto Venditti non avesse capito in 21 secondi che Sempio non c’entrava nulla, come ha detto lui, forse avrebbe fatto indagini un po’ più approfondite e forse oggi non ci sarebbe questa situazione e magari poteva esserci un’altra soluzione. Sa cosa mi piace delle indagini di Pavia? Che approfondiscono”.
Antonio De Rensis
Durissimo il commento di Stefano Zurlo, giornalista presente in studio. “Sempio è stato intercettato come i mafiosi molto a lungo – dice – questi sono soliloqui, sono colloqui che fa da solo. Mi sembrano le cimici che si mettono ai mafiosi. Non hanno portato a nulla, se non a infinite suggestioni. Questo fa capire tutto il paradigma della giustizia italiana, che ormai è diventato una specie di quiz”.
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