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L'omicidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, "Quando metti in galera la gente, non dico che devi correre in discesa, ma almeno in pianura". La frase che fa riflettere del giudice che assolse Stasi

"Noi giudici quando dobbiamo motivare, innanzitutto motiviamo nella testa nostra"

Giovanni Ramiri

15 Settembre 2025, 06:00

Delitto di Garlasco, "Quando metti in galera la gente, non dico che devi correre in discesa, ma almeno in pianura". La frase che fa riflettere del giudice che assolse Stasi

Il giudice Stefano Vitelli

Il delitto di Garlasco è stato al centro della prima puntata stagionale di Ore 14 Sera condotta da Milo Infante. Il giudice Stefano Vitelli, che assolse Stasi in primo grado, ha a lungo parlato del perché prese questa decisione.

La puntata di Ore 14 Sera


Alla fine dell’intervista ha fatto riferimento alla posizione in cui Alberto Stasi dice di aver visto il corpo di Chiara Poggi nelle scale: “Stasi dice che il corpo di Chiara era in fondo alle scale: ma chi lo getta, secondo l’analisi del sangue fatta dai Ris, lo getta a metà delle scale. E lo scivolamento non sarebbe stato immediato, secondo i Ris, ma avrebbe implicato un certo lasso temporale. Lui ha fatto tutto in fretta e in furia, e non è più entrato, ti aspetteresti che ti descriva il corpo non alla fine delle scale, ma all’inizio o a metà. Anche questo non è un elemento che prova che ha detto il vero, ma rende faticoso. Noi giudici quando dobbiamo motivare, innanzitutto motiviamo nella testa nostra. Quando cerchi di argomentare: è sicuramente non entrato, provi fatica, ti viene subito il fiato corto, come quando corri in salita, chi lo fa sa cosa dico. Quando metti in galera la gente, non dico che devi correre in discesa, ma almeno in pianura”.

L'intervista al giudice Vitelli


“Non viene ricordato – sottolinea Antonio De Rensis, avvocato di Stasi - perché sono tecnicismi troppo particolari, ha fatto analizzare quanti salvataggi ha fatto nei giorni precedenti all’omicidio, la durata delle chiamate con la mamma in Liguria e l’iter è sempre stato uguale. Quello che io voglio dire è che le parole che ha usato il giudice Vitelli sono una guida. Perché quando ci sono stati tanti errori, e nell’indagine di Vigevano ci sono stati a danno di tutti, il dubbio deve aumentare, il dubbio non deve diminuire. Poi ci sono gli scienziati, gli argomenti scientifici e tutti meritano il medesimo rispetto”.

Antonio De Rensis


 “L’elemento che porta alla condanna di Stasi e alla censura dell’assoluzione del giudice Vitelli – secondo la criminologa Roberta Bruzzone - sono tutta una serie di accertamenti che vengono integrati sulla scorta della decisione della Cassazione. In particolare, uno molto importante riguarda proprio la camminata, ovvero la possibilità che Alberto Stasi sia effettivamente rientrato e abbia avuto modo di osservare il corpo della fidanzata. Secondo i giudici e secondo questa perizia, disposta con modalità per quel tempo precise e fondate, non era possibile non solo che non si sporcasse le scarpe, ma che non modificasse in nessun modo le tracce in larga parte essicate, anche considerando che lui non ha mai detto che guardasse dove mettesse i piedi. Il problema serio è che l’unico modo per scagionare Stasi non è Sempio, ma dimostrare che quel giorno lui sia rientrato in casa, perché nulla lo colloca in casa”.

Roberta Bruzzone

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