Delitto di Garlasco: "Approfondimento necessario, troppe zone grigie". Il medico legale Vittorio Fineschi: "Ricostruire in maniera oggettiva la vicenda"

“Le posso dire per esperienza, anche perché con la professoressa Cattaneo abbiamo condiviso tanti casi che abbiamo fatto insieme come periti di parte, per le procure o per i giudici, che vedo un approfondimento necessario”. Sono parole del medico legale Vittorio Fineschi, un professore della materia, nel corso della puntata di Zona Bianca che mercoledì 10 settembre è tornata a occuparsi del delitto di Garlasco.

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“Ci sono ancora molte zone grigie – sottolinea Fineschi – non è solo un’arma o l’altra arma. Non è chiara l’epoca di morte, non è chiara la modalità con cui sono state inferte le ferite, non è chiaro se sono state una o più persone”. “Conseguentemente – riflette il medico legale – vedo la possibilità veramente di lavorare seriamente e di ricostruire in maniera oggettiva la vicenda”.

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“Una delle ragioni per cui la procura di Pavia – riflette il direttore di Gente Umberto Brindani - ha pensato fin da subito che ci fossero più assassini, tanto è vero che ha indagato per omicidio in concorso con Stasi o altri, è nella natura delle lesioni. Sulle palpebre ci sono lesioni da taglio, praticamente parallele, che possono essere state fatte solo con un’arma da taglio, e poi ci sono le lesioni da impatto. Le sentenze hanno detto che poteva essere la forbice, o un martello, ma certamente la professoressa Cattaneo risolverà questo dilemma”.

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Umberto Brindani

“A questo punto ben vengano le investigazioni della professoressa Cattaneo – conferma il giornalista Stefano Zurlo - abbiamo la tac, ci sono moltissime immagine che possono essere studiate e si procederà come riterrà la Cattaneo”.

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