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L'omicidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, l'avvocato De Rensis sulle indagini: "Sono stufo di sentir parlare di innumerevoli errori"

Giovanni Ramiri

25 Agosto 2025, 06:00

Delitto di Garlasco, l'avvocato De Rensis sulle indagini: "Sono stufo di sentir parlare di innumerevoli errori"

L'avvocato Antonio De Rensis a Filorosso

Stasera, lunedì 25 agosto, torna Filorosso. Un appuntamento molto atteso dopo le seguitissime ultime puntate, nelle quali si è discusso del delitto di Garlasco. Nell’ultima puntata, andata in onda l’11 agosto, sono stati tanti i confronti tra i legali intervenuti e in particolare tra gli avvocati Massimo Lovati e Antonio De Rensis.

Tra i tanti temi trattati anche quello dell’ormai a lungo dibattuto interrogatorio di Andrea Sempio. Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, ha voluto dire la sua. “Andrea Sempio non ha la minima responsabilità in quell’interrogatorio – ha affermato De Rensis – Sono certo che ha detto la verità riguardo allo scontrino. L’interrogatorio di Sempio è un obbrobrio giudiziario. Ha una durata di oltre quattro ore”.

“Come disse anche la collega Taccia (altro legale di Sempio, ndr) è inverosimile che si scriva una facciata e mezzo in oltre quattro ore”, ha aggiunto De Rensis.

Rivedi l'ultima puntata

Nella puntata dell’11 agosto si è anche parlato dell’orario della morte di Chiara Poggi, con il professor Vittorio Fineschi, ordinario di medicina legale alla Sapienza di Roma, che ha spiegato l’importanza del peso di una salma per stabilire l’orario della morte.

Se cambia l’orario della morte cambiano tutte le certezze?”, chiede la conduttrice Manuela Moreno a De Rensis. “Stiamo parlando di una delle massime autorità non solo a livello nazionale, ma internazionale – risponde l’avvocato riferendosi a Fineschi – prego gli opinionisti di non dirmi che questo è l’ennesimo errore. Che il fatto che non si sia pesato il corpo della povera Chiara approssimando degli orari, sia l’ennesimo errore. Sono stufo di sentir parlare di questi innumerevoli errori, perché è una persona da 10 anni in galera, per la legge italiana colpevole, ma in presenza di decine di errori. Questo è uno di quelli”.

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