L'omicidio di Chiara Poggi
Andrea Sempio con l'avvocato Angela Taccia
Nella puntata di Quarto Grado in onda venerdì 18 luglio, Andrea Sempio non ha parlato soltanto di come è stato consegnato lo scontrino alla stazione dei carabinieri di Garlasco. Sempio, indagato nell’ambito delle nuove indagini per l’omicidio di Chiara Poggi.
C’è un altro particolare sul quale spesso si è dibattuto. “Per quanto riguarda la storia dell’ambulanza – afferma Sempio durante la trasmissione di Rete 4 – mi ero presentato (dai carabinieri, ndr) che da qualche giorno non stavo bene, avevo la febbre. Non sono svenuto, loro hanno visto che non stavo benissimo, ero un po’ ovattato e andavo un po’ giù, mi perdevo un po’ e allora hanno deciso di chiamare l’ambulanza”.
“Non sono crollato lì in mezzo alla caserma – precisa Sempio – anche perché lo avrebbero ricordato, se fosse successo qualcosa di grave e non è stato detto che l’ambulanza è arrivata perché ero in stato di incoscienza, come adesso stanno cercando un po’ di dipingerlo… (Semplicemente) hanno visto che non stavo bene, li hanno chiamati e hanno visto anche loro che non era niente ed è finita lì”.
In studio con il conduttore Gianluigi Nuzzi il colonnello Gennaro Cassese, ex Comandante dei Carabinieri di Vigevano. “Io vorrei rivedere il verbale perché non ricordo quello che ha raccontato il signor Sempio – afferma il colonnello - qualche volta abbiamo chiamato un’ambulanza per un teste si è sentito male, ma visto che anche lui non si ricorda in quale circostanza è stata chiamata l’ambulanza vorrei rivedere gli atti. Io sinceramente non lo ricordo. Ma basta vedere sulle richieste al 112 all’epoca, anche se sono passati tanti anni se c’è stato un intervento dell’ambulanza c’è traccia”.
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