L'omicidio di Chiara Poggi
L'incidente probatorio alla Questura di Milano
In una nota del procuratore Fabio Napoleone, la Procura di Pavia interviene sulla nuova inchiesta riguardante l’omicidio di Chiara Poggi, esprimendo una ferma presa di distanza rispetto alle ricostruzioni e ai commenti di consulenti, esperti e opinionisti che attribuiscono all’ufficio giudiziario "valutazioni, ricostruzioni, attività in corso e persino stati d’animo". Lo riporta, tra gli altri, l'agenzia Adnkronos.
I magistrati responsabili delle indagini — che "aggiornano costantemente il procuratore sull’accuratezza delle verifiche condotte, si esprimeranno solo una volta concluse le attività, assumendo le decisioni necessarie", si legge ancora nella nota. "Qualsiasi interpretazione proveniente da soggetti esterni all'Ufficio, in assenza di comunicati ufficiali, genera solo confusione, dando vita a discussioni fittizie”.
In queste discussioni, ammonisce il procuratore, "consulenti, esperti o opinionisti commentano su ipotetiche scelte della Procura basate su congetture", si sottolinea. "Pertanto, ogni riferimento — anche quelli recentemente diffusi — alla Procura di Pavia “deve considerarsi infondato, se non supportato da comunicazioni ufficiali. Perciò, ogni riferimento alla Procura di Pavia - anche quelli recentemente diffusi - deve considerarsi infondato, se non supportato da comunicazioni ufficiali".
L'attenzione mediatica sul delitto di Garlasco è incredibilmente alta, con giornali e televisioni che ogni giorno cercano di raccontare gli sviluppi delle nuove indagini decise proprio dalla procura di Pavia. Che adesso ha deciso di lanciare un messaggio chiaro: lasciate lavorare i magistrati.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy