L'omicidio di Chiara Poggi
Gli avvocati Lovati e De Rensis durante Zona Bianca
“L’unico modo per evitare speculazioni e ricostruzioni fantasiosi è fare delle comparazioni. Solo questo ci dirà se c’è stata contaminazione. Se non c’è stata, ipotesi tutta da verificare, allora si apre tutto un altro scenario”. A dirlo è l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, durante l’ultima puntata di Zona Bianca, mercoledì 16 luglio su Rete 4. Al centro del dibattito il dna di “Ignoto 3”, rinvenuto nel tampone orale di Chiara Poggi.
Di tutt’altro parere è Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che sembra non avere dubbi sul dna di Ignoto 3, il tema del momento nell’infinito dibattito sull’omicidio di Chiara Poggi. “E’ evidente che è una contaminazione”, taglia corto Lovati.
Alla richiesta del conduttore Giuseppe Brindisi, Lovati argomenta il suo pensiero: “E’ una garza non sterile, utilizzata per fini diversi rispetto alla ricerca del dna. E’ stata utilizzata per raccogliere eventuale materiale biologico dalla bocca della vittima. L’hanno toccata tutti, eravamo in una sala autoptica, non è un tampone, è una garanza. Tutti i prelievi effettuati, 5, sono stati fatti dalla stessa garza”.
Secondo Lovati sono diversi i dna presenti, tra i quali "tre illeggibili". La puntata di Zona Bianca ha visto confrontarsi avvocati, giornalisti ed esperti. Che il dna di Ignoto 3 sia una contaminazione o la presunta traccia di un assassino è la domanda alla i prossimi esami sui campioni biologici dovranno dare una risposta.
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