Il caso
La coppia prima del barbaro duplice omidicio (Chi l'ha Visto?)
Un nuovo capitolo si apre nel dramma di Villa Pamphili, dove tra il 5 e il 7 giugno sono stati trovati i corpi di Anastasia Trofimova, 28 anni, e della sua bambina Andromeda, di appena undici mesi. Come riporta Il Messaggero, la Procura di Roma ha disposto una seconda autopsia sul corpo di Anastasia alla ricerca di segni di violenza precedentemente non rilevati, nella speranza di stabilire se la donna sia stata strangolata prima di essere abbandonata nel parco.
Segni sul collo: una svolta possibile
Secondo indiscrezioni, la salma presenta lievissime striature e graffi sul collo, forse conseguenti a una compressione, che suggeriscono un possibile strangolamento intenzionale – la cosiddetta “dolce morte” – metodo progettato per non lasciare tracce evidenti. Tuttavia, il primo esame non mostrava segni di violenza in modo univoco, a causa soprattutto del marcato stato di decomposizione del corpo.
Dinamiche del duplice omicidio
La Procura, guidata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, ritiene che sia Anastasia che Andromeda siano state uccise, con una distanza temporale tra i due agguati: la madre sarebbe deceduta per prima, forse una settimana prima del ritrovamento, mentre la neonata sarebbe stata strangolata tra il 6 e il 7 giugno.
Nel caso di Andromeda, le analisi hanno confermato senza dubbi la violenza: la piccola presentava segni di maltrattamento e strangolamento accertati dall’autopsia. La madre, invece, potrebbe essere stata uccisa con finezza, senza lividi evidenti, presumibilmente soffocata durante il sonno con un telo o un cuscino.
Indagini e reperti chiave
Le autorità stanno analizzando un telo di plastica nero che copriva il corpo di Anastasia, con l’intento di isolare impronte o tracce di DNA di Francis Kaufmann, il principale indagato per il “duplice omicidio aggravato”. Inoltre, la discrepanza temporale tra i due ritrovamenti – a circa 200 metri di distanza – è utile agli investigatori per ricostruire la cronologia e le responsabilità.
L’estradizione e le audizioni internazionali
Kaufmann, 46enne statunitense con alias come Rexal Ford o Matteo Capozzi, è stato arrestato il 13 giugno a Skiathos (Grecia) e si oppone all’estradizione. In gioco ci sono anche rogatorie internazionali per ascoltare in Italia la madre di Anastasia, Tatiana Zemliakova, che risiede in Siberia e ha collaborato al riconoscimento della figlia grazie a segnali come i tatuaggi. Senza la causa della morte l'estradizione sarebbe a rischio.
Prossimi passi: attesa per gli esami istologici
Gli esami istologici sul corpo di Anastasia – eseguiti dall’Università Cattolica – dovrebbero fornire entro luglio dati decisivi sulle modalità della morte, in particolare se vi siano tracce interne riconducibili a strangolamento.
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