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Il caso

Delitto di Garlasco, Mattia Capra: "Io e Andrea Sempio bravi ragazzi sfigatini. Non ha mai fatto apprezzamenti su Chiara Poggi"

L'amico parla a Chi l'ha Visto? : "“Facciano pure tutti i controlli. Non ho nulla da nascondere”

Giovanni Ramiri

03 Luglio 2025, 14:28

Delitto di Garlasco, Mattia Capra: "Io e Andrea Sempio bravi ragazzi sfigatini. Non ha mai fatto apprezzamenti su Chiara Poggi"

Mattia Capra a Chi l'ha Visto

Delitto di Garlasco, a diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi, un nuovo tassello si aggiunge alla narrazione di uno dei cold case più discussi d’Italia. Mercoledì sera, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto?, Mattia Capra — amico d’infanzia di Marco Poggi e Andrea Sempio — ha accettato di raccontare la sua versione dei fatti, aggiungendo dettagli che offrono uno spaccato intimo della cerchia che gravitava attorno alla vittima e alla sua famiglia.

Conosco Marco Poggi e Andrea Sempio da più di trent’anni”, ha detto Capra ai microfoni del programma condotto da Federica Sciarelli. “Eravamo dei bravi ragazzi sfigatini: non facevamo le cose che facevano i ragazzi popolari. Andavamo in un pub e poco altro.” È una descrizione che restituisce l’immagine di una comitiva tranquilla, affiatata, in cui i legami erano forti ma privi di quella turbolenza che spesso accompagna le cronache giudiziarie.

Capra dipinge una quotidianità fatta di partite alla console nella casa dei Poggi, chiacchierate, uscite serali nei locali della zona. A suo dire, il rapporto con Chiara era superficiale, più fatto di saluti e presenza che di confidenza vera. Alla domanda diretta dell’inviato — se fosse mai parso che Andrea Sempio avesse un interesse sentimentale verso Chiara — Capra ha escluso ogni ipotesi romantica: “Era impossibile dedurlo. Non ha mai fatto apprezzamenti”. Parole che sembrano voler sgombrare il campo da sospetti, nel momento in cui il nome di Sempio torna sotto i riflettori della magistratura, ora indagato per concorso in omicidio.

Ma sono proprio i dettagli più minuti a riaccendere l’attenzione degli inquirenti. Capra ha dichiarato di essere entrato una sola volta nella cantina dei Poggi, nel 2005, per pesarsi. Un episodio all’apparenza irrilevante, ma che assume rilievo oggi, con la riapertura delle analisi in quell’ambiente. La cantina è il luogo dove, secondo i nuovi accertamenti, si sarebbero potuti nascondere indizi compatibili con la dinamica dell’omicidio. Capra ha detto di non avere alibi per la mattina del 13 agosto 2007, ma si è mostrato sereno e disponibile a collaborare: “Facciano pure tutti i controlli. Non ho nulla da nascondere”.

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