Nei cieli
Ryanair ha deciso di intensificare i controlli sui bagagli a mano, segnando un ulteriore passo nella sua politica di rigore verso i passeggeri che non rispettano le regole sulle dimensioni consentite. A partire dal prossimo inverno, il personale di terra riceverà 2,50 euro per ogni bagaglio non conforme intercettato, rispetto agli 1,50 euro attuali, e verrà completamente eliminato il tetto massimo mensile di 80 euro, che finora limitava i guadagni derivanti da questa attività
Il ceo Michael O’Leary ha chiarito senza esitazioni il senso della misura: l’obiettivo è pizzicare chi cerca di “fregare il sistema”. O’Leary ha sottolineato che chi rispetta le regole non ha nulla da temere e ha spiegato che la stretta sui bagagli è pensata per garantire equità tra i passeggeri e mantenere i costi dei biglietti bassi, elementi centrali nella strategia di Ryanair.
Il ceo Michael O’Leary
Per i viaggiatori, le conseguenze possono essere significative. Chi si presenta al gate con un trolley o uno zaino più grande della borsa consentita gratuitamente sotto il sedile rischia sanzioni fino a 75 sterline o euro e, nei casi più estremi, di non poter salire a bordo. Ryanair sostiene che i casi siano rari — meno dello 0,1% dei passeggeri — ma applicati a un traffico annuo intorno ai 200 milioni di persone, ciò significa circa 200.000 passeggeri all’anno.
La decisione ha già sollevato critiche e polemiche. C'è chi percepisce nel premio al personale un incentivo che potrebbe rendere il controllo eccessivamente punitivo, trasformando una misura di sicurezza e ordine in una vera e propria “caccia al passeggero”. Tuttavia, Ryanair difende la strategia, sottolineando che bagagli più grandi rallentano gli imbarchi, aumentano i costi operativi e possono influire sulle tariffe, penalizzando tutti i viaggiatori. Ma Ryanair, una delle compagnie più importanti del mondo, fa del rispetto delle regole - giustamente - una sua prerogativa, anche per la tutela dei passeggeri corretti.
Il messaggio di O’Leary è chiaro: chi non rispetta le regole rischia di pagare caro. La compagnia continua a puntare su una politica di tolleranza zero, rafforzando la propria immagine di compagnia low-cost rigorosa ed efficiente, dove le regole vanno rispettate e il tempo in aeroporto deve essere ottimizzato.
In un contesto dove le compagnie aeree cercano sempre di bilanciare efficienza operativa e soddisfazione dei clienti, Ryanair ricorda giustamente a tutti che sulla porta dell’aereo le regole non sono negoziabili.
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