Nei cieli
L'eruzione del vulcano vulcano Klyuchevskoy
Il Klyuchevskoy, il più alto e attivo vulcano della penisola di Kamchatka, in Russia, è tornato a eruttare con una forza che sta rapidamente influenzando il traffico aereo transpacifico. La sua nube di cenere vulcanica, densa e pericolosa, si è espansa nelle rotte di volo che collegano l’Asia orientale con la costa occidentale del Nord America, costringendo le compagnie aeree a modificare i loro itinerari in modo da aggirare le zone contaminate. Questa situazione ha provocato non solo ritardi, ma anche la necessità di effettuare scali tecnici imprevisti per rifornimenti di carburante, una novità che impatta i costi e la gestione operativa dei voli.
L’attività del Klyuchevskoy richiama alla memoria eventi più noti come l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull nel 2010, quando una nube di cenere vulcanica sospesa in atmosfera paralizzò il traffico aereo europeo per giorni, causando milioni di cancellazioni e ritardi, e danni economici ingenti. All’epoca, l’impatto fu mondiale, con aerei costretti a fermarsi, passeggeri bloccati negli aeroporti e catene di approvvigionamento interrotte. La lezione di quell’evento ha spinto le autorità e le compagnie aeree a sviluppare sistemi di monitoraggio più precisi e protocolli di sicurezza più rigidi per gestire le emergenze vulcaniche.
Nel caso del Klyuchevskoy, l’eruzione in corso sta mostrando come anche una zona relativamente remota come la Kamchatka possa avere ripercussioni globali, proprio a causa delle correnti aeree e delle rotte commerciali che attraversano il Pacifico. La nube di cenere si sposta con i venti a quote di volo abituali per gli aerei di linea, rendendo impossibile ignorare la minaccia. L’ingestione di particelle di cenere nei motori a reazione può provocare guasti gravi, con conseguenze per la sicurezza di passeggeri e equipaggi. Inoltre, la presenza di cenere nell’atmosfera rende difficile la navigazione visiva e strumentale, complicando ulteriormente il lavoro dei piloti.
Le compagnie aeree coinvolte stanno dunque adattando le rotte, spesso allungando i percorsi di volo per evitare la nube di cenere. Questo comporta un aumento dei tempi di viaggio, oltre a necessitare scali per rifornimento in aeroporti intermedi che normalmente non sono previsti per quei voli. La situazione è in continua evoluzione, perché la dispersione della cenere è influenzata dalle condizioni meteorologiche e dall’intensità dell’eruzione stessa.
Il lavoro di monitoraggio è affidato a una rete internazionale di agenzie vulcanologiche e meteorologiche che, attraverso satelliti e stazioni di rilevamento a terra, tracciano la nube di cenere in tempo reale e forniscono aggiornamenti costanti alle autorità dell’aviazione civile. Questa collaborazione internazionale è essenziale per garantire che i voli siano sempre reindirizzati in modo sicuro e tempestivo.
Un'immagine spettacolare dell'eruzione del vulcano Klyuchevskoy
In definitiva, l’eruzione del Klyuchevskoy rappresenta un monito su quanto i fenomeni naturali possano influenzare la vita quotidiana globale, compresi i trasporti aerei internazionali. Mentre la tecnologia e la preparazione sono molto migliorate rispetto a dieci anni fa, la natura conserva il potere di mettere in crisi infrastrutture critiche in modi imprevedibili. Per chi deve volare nelle prossime settimane sul Pacifico, la prudenza resta d’obbligo e la flessibilità nelle programmazioni è più che mai necessaria.
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