L'opinione
Il professor Roberto Burioni
"Per la gioia dei novax, un vaccino non c'è. Per cui vedete di fare sparire alla svelta le zanzare, se la situazione dovesse peggiorare insieme ai malati anche il turismo pagherebbe un prezzo carissimo". A scriverlo, su Facebook, il professor Roberto Burioni, nel commentare la situazione dell'epidemia di West Nile in Italia.
La situazione legata al virus West Nile in Italia si aggrava: è stata confermata la terza vittima nel nostro Paese, la seconda nel Lazio, a poche ore di distanza da un altro decesso registrato in Campania. L’ultimo caso riguarda un uomo di 77 anni originario di Isola del Liri, in provincia di Frosinone, deceduto nelle prime ore del 28 luglio all’ospedale Spallanzani di Roma. Il paziente era affetto da patologie croniche e aveva subito un trapianto di cuore nel 2014. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’uomo si trovava in vacanza a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove probabilmente è stato punto dalla zanzara infetta.
Il primo decesso nel Lazio, avvenuto il 20 luglio, era quello di una donna di 82 anni residente a Nerola, vicino Roma, ricoverata presso l’ospedale di Fondi, in provincia di Latina. In quel caso, la paziente non soffriva di patologie gravi pregresse, ma l’età avanzata ha contribuito al decorso fatale dell’infezione. Il terzo caso, cronologicamente il primo ad essere rilevato, risale a marzo in Piemonte: un uomo di circa 75 anni è morto dopo aver contratto il virus, come indicato in una circolare del Ministero della Salute.
Sempre nella giornata del 28 luglio, è stato reso noto anche il decesso di un altro uomo, di circa 80 anni, avvenuto a Maddaloni, in provincia di Caserta. Anche in questo caso si parla di un soggetto con condizioni di salute fragili, risultato positivo al virus e ricoverato all’ospedale di Caserta. Sebbene questo decesso porti potenzialmente a quattro il numero complessivo delle vittime del West Nile in Italia, al momento solo tre risultano pienamente confermate dalle autorità sanitarie e riportate con dettagli clinici certi.
Questa serie di eventi segnala un’estate in cui il virus, endemico ormai da anni nel nostro Paese, torna a colpire con maggiore intensità. Le regioni maggiormente interessate finora sono Lazio, Campania e Piemonte, ma casi confermati sono presenti anche in Emilia-Romagna, Veneto e Sardegna. Gli esperti sottolineano che il virus West Nile si trasmette tramite la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex, e che può causare sintomi gravi soprattutto nei soggetti anziani o immunocompromessi.
Le autorità sanitarie hanno intensificato la sorveglianza epidemiologica e invitano la popolazione a osservare misure precauzionali semplici ma efficaci: proteggersi dalle punture di zanzare, evitare ristagni d’acqua e consultare subito un medico in presenza di febbre, mal di testa o sintomi neurologici.
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