Il professor Alessandro Orsini, nel suo ultimo post su Facebook, ha parlato della battaglia di Pokrovsk, ultimo fronte caldo della guerra tra Russia e Ucraina.
"Tutte le volte che i russi sono prossimi a conquistare un'importantissima roccaforte ucraina - afferma il professore - i grandi media seguono uno schema fisso basato su una serie predefinita di mosse. La prima mossa consiste nel pubblicare un profluvio di articoli con numeri assurdi (non verificati e inverificabili) sul computo smisurato di russi morti in guerra. Oggi sentiamo dire che sono "più di un milione". E' una forma di manipolazione dell'opinione pubblica. Serve a nascondere i disastri creati dalle politiche della Nato e dell'Unione europea in Ucraina".
"Ciò è dimostrato dal fatto che la notizia del numero immenso dei morti russi non è mai accompagnata da una critica alla Nato o all'Unione europea per tutti i disastri che hanno combinato in Ucraina - afferma il professore - I principali disastri della Nato e dell'Unione europea in Ucraina sono stati quattro. Il primo disastro è stato di non avere voluto trattare con la Russia prima dell'invasione, come dichiarato da Stoltenberg il 7 settembre 2023 alla Commissione Affari esteri del Parlamento europeo.
Il secondo disastro è di non avere voluto trattare con la Russia dopo l'invasione, soprattutto nel periodo marzo-maggio 2022, quando Putin era più incline al compromesso e non chiedeva nemmeno un centimetro quadrato d'Ucraina".
"Il terzo disastro - conclude Orsini - è di avere incancrenito la guerra dichiarando di volere sconfiggere la Russia sul campo. Con questa linea iper-estremista da fanatici esaltati, la Nato e l'Unione europea hanno reso impossibile ogni soluzione diplomatica con Putin avendo trasformato il conflitto in una guerra per la vita o per la morte della Russia. Il quarto disastro è di avere esecrato la diplomazia senza avere armi sufficienti per armare l'Ucraina".