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TASSE

"Tari, ecco perché è aumentata": il Comune spiega le cause e le strategie per contenere i costi

L'intervento del sindaco Vivarelli Colonna e dell'assessore al Bilancio Rusconi in merito all'aumento della tassa sui rifiuti

Roberto Bata

24 Luglio 2025, 22:41

"Tari, ecco perché è aumentata": il Comune spiega le cause e le strategie per contenere i costi

L'assessore Rusconi e il sindaco Vivarelli Colonna

Per i grossetani (e non solo) la Tari è aumentata +5%. E da Palazzo comunale spiegano perché, informando quali sono le strategie dell'Amministrazione comunale per contenere i costi in futuro. 

“Siamo consapevoli delle preoccupazioni espresse dai cittadini – sottolineano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l'assessore al Bilancio Simona Rusconi – e desideriamo fornire una spiegazione trasparente delle cause di tali incrementi e illustrare le azioni concrete intraprese per contenere i costi e migliorare l'efficienza del servizio. Per comprendere la crescita degli importi Tari è anzitutto fondamentale guardare alle nuove regole introdotte dall'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) con il Metodo tariffario rifiuti in vigore dal 2022. Questo sistema impone che il Piano economico finanziario per la Tari sia basato sui bilanci effettivi del gestore del servizio e non più su stime, rendendolo più rigido e lasciando al Comune un limitato margine di manovra sulle politiche di contenimento dei costi. I costi di tale bilancio vengono inoltre aggiornati ogni due anni, includendo i tassi di inflazione indicati, o per meglio dire, 'imposti' da Arera. Un approccio che, pur garantendo una copertura più precisa dei costi, introduce maggiori vincoli per i Comuni".
"Con Sei Toscana, gestore unico dei rifiuti dell'area vasta Ato Toscana sud – proseguono – è stato concordato un ambizioso piano di riorganizzazione dei servizi che prevede investimenti per ben 150 milioni di euro. L'obiettivo è chiaro: aumentare significativamente la raccolta differenziata puntando a raggiungere tra il 65% e il 72%, introdurre la tariffa puntuale per collegare i costi alla reale produzione di rifiuti, e far diventare più efficiente la gestione operativa modernizzando le infrastrutture. Il costo totale per la gestione dei rifiuti a Grosseto (Pef) è passato da 19,18 milioni di euro nel 2024 a 20,12 milioni di euro nel 2025, registrando un aumento di circa 940 mila euro. Diverse sono le ragioni di questo incremento. Per esempio, i costi del gestore Sei Toscana aumentano dal 2024 al 2025 di 644 mila euro. E vengono ripartiti tra i Comuni secondo criteri che non sempre premiano l'efficienza della raccolta differenziata, un punto su cui l'Amministrazione continua a sollevare obiezioni. Inoltre la voce relativa al corrispettivo per gli impianti è cresciuta di 222 mila euro, dovuta principalmente al conguaglio dei costi effettivi del 2023".
"Anche le spese gestite direttamente dal Comune sono aumentate di circa 137 mila euro, legate a servizi essenziali come la rimozione di carcasse animali, veicoli e rifiuti abbandonati, senza dimenticare i costi stabili della discarica delle Strillaie, che, incrementate negli anni, si attestano su 1,3 milioni di euro nel 2025. Influiscono in modo ancora più incisivo sugli aumenti l'incremento degli investimenti del gestore e l'adeguamento dei costi di raccolta e smaltimento all'inflazione, che ha raggiunto il +13,3% tra il 2022 e il 2023, determinando un'impennata degli aumenti nel 2024-2025. L'incremento nel 2024 è al 4,89% e l'anno successivo è al 4,9%, contenuto per l'applicazione del limite alla crescita, contratto con il gestore, che ha permesso di spalmare l'eccedenza dei costi in più anni. Non da ultimo, ci sono costi specifici come quelli per il trattamento del percolato della discarica di Strillaie, passati da 1,33 a 1,43 milioni di euro, e la restituzione all'Ato dell'indennità di disagio ambientale per un incendio all'impianto Futura, che comporta l'applicazione alla Tari di una minore detrazione di oltre 169 mila euro annui".
"Confrontando Grosseto con gli altri Comuni – spiegano sindaco e assessore – nel 2024 l'aumento della Tari è stato del +4,9%, leggermente inferiore alla media Ato Toscana Sud (+5,08%). Nel 2025, mentre la media Ato si attesta a un +3,63%, Grosseto registra un +4,82%. Questo è il risultato di un +3,27% per le utenze domestiche e una più consistente crescita (+6,93%) relativa alle utenze non domestiche, un incremento necessario per compensare l'aumento dei costi dei servizi richiesti in special modo dalle attività commerciali".
"L'Amministrazione comunale, tuttavia, non è rimasta inerte di fronte a questi aumenti e ha messo in campo diverse azioni concrete. Prima di tutto, ha intensificato la lotta all'evasione, passando da un recupero per omessa o infedele dichiarazione di 544 mila euro nel 2023 a 1,03 milioni nel 2024 e a un importo già emesso di 1,39 milioni nel 2025 con ulteriori 1,23 milioni in corso di emissione. Vede già a oggi ruoli pari a un recupero di un milione e 395 mila 788 euro, incrementando i controlli per individuare evasori totali e parziali. Questo ha comportato L'individuazione di evasori totali e parziali, con un conseguente significativo aumento della platea dei contribuenti che garantisce nel tempo una maggiore equità. Il Comune – evidenziano Vivarelli Colonna e Rusconi - ha poi intrapreso un intervento politico deciso, votando contro l'aumento delle tariffe in assemblea Ato e richiedendo al gestore Sei Toscana maggiore trasparenza sui costi, campagne per migliorare la raccolta differenziata e un crono programma realistico per i progetti. È stato anche attivato il bando 'Ausilio Tari caro energia 2023' per offrire sostegno alle imprese, rimborsando fino a 500 euro alle utenze non domestiche. Non solo: è in corso un'importante azione legale, una causa civile contro Ato per il riconoscimento di un canone per il diritto di superficie dal 2008, con un valore stimato di ben 8,5 milioni di euro. Infine, si stanno valutando investimenti sulla discarica per abbattere i costi di gestione e trattamento del percolato. Premesso tutto questo – concludono – ci impegniamo a monitorare costantemente la situazione, dialogare con gli enti competenti e tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese, cercando ogni via possibile per contenere l'impatto della Tari.” 

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