IL CASO
Uno dei cartelli con l'immagine del sindaco
Un intero quartiere al buio da mesi per i lampioni guasti. E visto che – evidentemente – finora alle richieste e alle proteste dei residenti a Casalecci nessuno da palazzo municipale ha risposto con un intervento concreto per rimediare completamente alla situazione di disagio, i residenti hanno deciso di provarci con l'ironia.
Per questo, dopo essersi sbizzarriti affiggendo ai lampioni guasti cartelli riportanti scritte del tipo "Avrei bisogno di una luce nuova, ho un forte cerchio alla testa" (in riferimento a un punto luce al quale mancava la lampada ma era provvisto solo del sostegno) e "In mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura non più illuminata" (un altro lampione nel bel mezzo delle fronde di un albero), hanno deciso di alzare il tiro e chiamare in causa direttamente il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Rendendolo protagonista dei nuovi cartelli.
Ritraendolo – concentrato con lo smartphone in mano e una "maschera di bellezza" in viso – immerso nelle acque delle Terme di Saturnia, riprendendo uno dei tanti post pubblicati sui suoi profili social e aggiungendo questa frase: "Cari concittadini, mi sono subito attivato affinché qualcuno di competenza possa fugare il pericolo". Ovviamente lasciando intendere esattamente il contrario. E ancora: "Cari concittadini, pregherò per voi affinché qualcuno dal Comune prenda in carico questo problema", ritraendo Vivarelli Colonna in posa di preghiera all'interno di una sauna.
Chissà se adesso, tirato direttamente in ballo, il primo cittadino – certo abituato all'ironia – incaricherà qualcuno di intervenire per rimediare ai disagi patiti dai residenti a Casalecci.
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