Scuola
Telmo Pievani
Alla Maturità 2025, tra gli autori proposti per la seconda prova scritta – quella dedicata alla produzione di un testo argomentativo – compare per la prima volta Telmo Pievani. La sua presenza rappresenta una novità importante, non soltanto perché segna un’apertura verso il pensiero scientifico-filosofico contemporaneo, ma anche perché testimonia l’intento del Ministero di coinvolgere gli studenti in una riflessione critica sul tempo in cui vivono.
Il brano scelto per la traccia, tratto da “Un quarto d’era”, affronta infatti il tema dell’Antropocene, l’era geologica in cui l’impatto dell’essere umano sul pianeta ha raggiunto una scala così vasta da condizionare irreversibilmente i processi naturali. Pievani, filosofo della scienza e divulgatore, utilizza un linguaggio accessibile ma mai banale, capace di portare alla luce il legame profondo tra evoluzione biologica, responsabilità etica e destino collettivo.
La scelta di proporre un suo testo all’Esame di Stato è significativa sotto diversi aspetti. Non solo evidenzia l’interesse crescente per l’interdisciplinarietà, dove filosofia, scienze naturali e impegno civile si intrecciano, ma offre anche un’occasione concreta per gli studenti di confrontarsi con uno dei temi più urgenti della contemporaneità: il rapporto tra uomo e natura. Pievani, con il rigore dello studioso e la passione del divulgatore, sollecita una presa di coscienza, stimola il pensiero critico e pone domande che vanno oltre la cronaca, toccando le radici profonde della nostra presenza sul pianeta. La sua riflessione, quindi, non si limita a denunciare le conseguenze del cambiamento climatico, ma invita a comprendere le dinamiche evolutive e culturali che ci hanno portati fin qui, affinché si possa immaginare un futuro diverso.
Per gli studenti, cimentarsi con un autore come Pievani significa affrontare una prova che va ben oltre la scrittura: è un invito ad assumersi una responsabilità intellettuale, a pensare in modo complesso, a mettere in dialogo conoscenze umanistiche e scientifiche. In un’epoca in cui il dibattito pubblico è spesso polarizzato e superficiale, l’inclusione di una voce come quella di Pievani nella prova di maturità è un segnale chiaro: la scuola non può limitarsi a trasmettere nozioni, deve anche formare cittadini consapevoli, capaci di orientarsi nel mondo con strumenti critici e visione prospettica. In questo senso, la Maturità 2025, grazie anche alla presenza di Telmo Pievani tra gli autori proposti, assume un valore educativo che guarda oltre l’esame: è un’occasione per parlare, finalmente, del futuro in modo serio e fondato.
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