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Maremma

Quando Pierino arrivò a Grosseto: risate toscane nel sequel cult del 1982

Nel film “Pierino colpisce ancora”, il mitico scolaro viene spedito in collegio nella città maremmana

Carolina  Brugi

25 Giugno 2025, 11:14

Non tutti lo ricordano, ma nel film cult Pierino colpisce ancora del 1982, diretto da Marino Girolami, c’è un curioso legame con la città di Grosseto. È qui, infatti, che viene spedito il protagonista più irriverente della commedia italiana: Pierino, interpretato dall’incontenibile Alvaro Vitali, scomparso ieri a Roma.

Dopo l’ennesima bocciatura a scuola – complice un tema su Garibaldi scritto via radio insieme al nonno e conclusosi in un disastro esilarante – i genitori, ormai allo stremo, decidono di mandarlo in collegio privato proprio a Grosseto, nella speranza di una redenzione educativa. Ma, ovviamente, non andrà come sperato.

Pierino si presenta al severissimo professor Pomari già durante il colloquio d’ammissione con il suo solito mix di strafottenza e impreparazione. Nonostante tutto, viene accettato. Ed è proprio qui, tra le aule del collegio toscano, che il personaggio torna a incrociare la supplente Rizzi – la mitica Michela Miti – facendo esplodere nuove gag all’insegna di cotte adolescenziali, malintesi e siparietti piccanti.

Nel collegio, sorvegliato e austero, il giovane ribelle continua imperterrito con i suoi dispetti scolastici: peti “scientifici”, scherzi al secchione Oronzo, tentativi di fuga, battibecchi con compagni e insegnanti e persino avances alla figlia del preside. Ma come sempre, nonostante tutto, Pierino riesce a strappare risate e, nel finale, prova a scappare davvero… per poi essere inevitabilmente riportato a casa.

Il film ha lasciato un segno nella commedia italiana di quegli anni, e quella parentesi grossetana, anche se in chiave farsesca, ha reso la Toscana protagonista di una delle saghe più amate (e discusse) del cinema popolare.

Grosseto, con il suo collegio immaginario, è diventato così un luogo simbolico: non solo teatro di marachelle scolastiche, ma crocevia tra provincia e città, tra ordine e caos, tra rigore educativo e libertà sfrontata.

Un piccolo frammento di cinema che ancora oggi fa sorridere.

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