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Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic è stato uno degli investimenti più importanti della Juventus negli ultimi anni. Il suo arrivo dalla Fiorentina, avvenuto nel gennaio 2022, è costato circa 70 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti 10 milioni di bonus, circa 11,6 milioni per il contributo di solidarietà FIFA e oltre 8 milioni di commissioni. Complessivamente, l’operazione ha sfiorato i 100 milioni di euro, rendendolo uno degli acquisti più onerosi nella storia del club bianconero.
Dal punto di vista economico, Vlahovic ha avuto un impatto molto rilevante anche sui bilanci annuali. Per ogni stagione, il costo totale tra ammortamento del cartellino e ingaggio lordo supera i 38 milioni di euro. Nel 2024-25, ad esempio, l’ingaggio lordo del serbo è salito a quasi 20 milioni, mentre l’ammortamento annuale resta poco sotto i 20 milioni. Nella stagione successiva, con l’ulteriore aumento dell’ingaggio previsto, la cifra complessiva supererebbe i 41 milioni.
Negli ultimi mesi, complici prestazioni altalenanti e uno stipendio sempre più pesante, si è iniziato a discutere della possibilità di rescindere anticipatamente il contratto. Un’ipotesi estrema, ma non priva di fondamento economico. La rescissione, qualora fosse consensuale, porterebbe a una minusvalenza a bilancio stimata intorno ai 20 milioni di euro. Tuttavia, eliminerebbe dai costi futuri sia lo stipendio che l’ammortamento residuo, permettendo al club un risparmio complessivo vicino ai 30 milioni nell’immediato.
È chiaro che una decisione simile avrebbe anche implicazioni strategiche e di immagine. Per questo motivo, oltre alla risoluzione, la Juventus starebbe valutando soluzioni alternative, come un rinnovo ponte che possa spalmare l’ingaggio su più stagioni oppure una cessione, magari all’estero, che permetta di evitare una perdita a bilancio troppo pesante. Il futuro di Vlahovic resta dunque in bilico, sospeso tra esigenze di bilancio e scelte di campo.
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