Calci
Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic continua a rappresentare una delle questioni più spinose dell’estate bianconera. La Juventus, impantanata tra l’alto ingaggio del serbo e l’assenza di offerte concrete, è prigioniera di una scelta complicata: venderlo per sbloccare il mercato o tenerlo e sacrificare una fetta significativa di sostenibilità economica. Oggi, però, il quadro si fa ancora più cupo. In casa Juventus, tra le ipotesi al vaglio, si fa largo – con sempre maggiore insistenza – quella che fino a pochi mesi fa sembrava inverosimile: una rescissione consensuale del contratto.
La situazione è diventata un braccio di ferro. Vlahović, forte di un contratto garantito fino al 2026 e di un ingaggio che tra parte fissa e bonus sfiora i dodici milioni netti annui, non sembra disposto a muoversi a ogni costo. Ha respinto con fermezza l’ipotesi di ridimensionamento economico o di spalmatura dell’ingaggio. Al tempo stesso, non sono arrivate offerte in linea con le aspettative bianconere: nessun club disposto a investire una cifra significativa per acquistarlo a titolo definitivo, né a farsi carico integralmente del suo stipendio. La Juventus, dal canto suo, non vuole più ritrovarsi a inizio stagione con un centravanti poco funzionale alle idee tattiche di Thiago Motta, che predilige profili più dinamici e associativi.
È qui che prende forma l’ipotesi estrema: chiudere in anticipo e di comune accordo il contratto, con una buonuscita controllata. Una soluzione dolorosa, ma forse liberatoria per entrambe le parti. Per la Juventus significherebbe rinunciare a un’eventuale plusvalenza, ma allo stesso tempo liberarsi di un peso insostenibile a bilancio. Per Vlahović sarebbe l’occasione per ripartire altrove senza l’etichetta di “esubero di lusso” e magari rilanciare una carriera che sembra essersi inceppata troppo presto.
Dietro le quinte si muovono anche altri attori. Il Milan osserva, pronto a inserirsi se la situazione dovesse precipitare. Non si tratta di una trattativa in corso, ma di una vigilanza strategica, nella speranza che si creino le condizioni per un colpo a sorpresa nelle ultime settimane di mercato. E intanto, in attesa di sviluppi, la Juventus è bloccata: non può chiudere per Jonathan David, non può affondare su altri attaccanti, finché il nodo Vlahovic resta irrisolto.
Il paradosso è chiaro: la Juventus non può più permettersi Vlahović, ma non riesce nemmeno a disfarsene. Il giocatore, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di farsi da parte senza garanzie. Il tempo stringe, e in assenza di una svolta, la rescissione – oggi solo un'ipotesi – potrebbe diventare l’unica via d’uscita reale da una situazione che rischia di implodere.
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