Vlahovic non molla e la Juventus è in trappola: la cessione del serbo manda in crisi il mercato. Quanto pesa sul bilancio bianconero

La trattativa legata a Dusan Vlahovic è diventata un vero e proprio nodo strategico per la Juventus. L’attaccante serbo, sotto contratto fino al 2026 con un ingaggio da 12 milioni netti, ha rifiutato ogni proposta di rinnovo al ribasso, aprendo una crisi sui piani estivi. Il club ha chiarito la propria posizione: venderlo è indispensabile per alleggerire la massa salariale e liberare spazio in rosa per altri rinforzi, primo fra tutti un nuovo centravanti come Jonathan David.

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Vlahović però non accetta: vuole restare fino al 2026 e lasciare a parametro zero, nella speranza di trovare un ingaggio simile altrove, senza dover ridiscutere la sua retribuzione. Questa presa di posizione ha generato tensioni crescenti, tanto che si parla di un club “ostaggio” del suo stipendio e delle sue condizioni.

Il quadro è chiaro: senza vendita, Comolli e il board non possono procedere con l’acquisto di un nuovo attaccante – una strategia simile a quella adottata con la cessione di Federico Chiesa lo scorso anno. Il peso sul bilancio è enorme: tra ammortamento e stipendio, il suo costo supera i 40 milioni annui.

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Questo stallo influenza anche le mosse sul centrocampo, complicando operazioni parallele su altri reparti (vedi Douglas Luiz e Koopmeiners). La lente d’ingrandimento ora è puntata su potenziali acquirenti: Fenerbahçe, Galatasaray e qualche club di Premier League hanno sondato il terreno, ma nessuno è pronto a garantirgli uno stipendio simile.

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