L'indiscrezione
Gravina, Gattuso e Buffon
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Pochi giorni fa, nel frenetico mondo del calcio italiano, si è concretizzata una suggestione tanto affascinante quanto discussa: José Mourinho e Roberto Mancini erano stati individuati come possibili successori di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale Italiana. Le indiscrezioni raccontano di un piano che vedeva coinvolto persino Adidas, sponsor tecnico della Federazione, pronto a scendere in campo per sponsorizzare l'arrivo dello Special One.
Tuttavia, quando l'accordo sembrava sul punto di concretizzarsi, sarebbe arrivato un veto significativo: quello di Gianluigi Buffon. L'ex portiere e leggenda della Juventus, oggi dirigente della Nazionale, avrebbe sollevato forti perplessità sulla scelta dei due ex allenatori. Un'indiscrezione che è stata rilanciata da molti giornali italiani.
L'orgoglio e la fedeltà alla maglia bianconera hanno avuto la meglio sulla prospettiva di un'Italia guidata da Mourinho o Mancini? Ovviamente non c'è la conferma di tutto questo, ma la suggestione infiamma i tifosi. Come è ovvio che Buffon, assoluta leggenda del calcio italiano, debba essere ascoltato se ricopre un ruolo importante nella nazionale. Ovviamente ci possono anche essere altre ragioni alla base della scelta: Mourinho è reduce da stagioni non sempre positive, su Mancini invece potrebbe aver pesato l'addio all'azzurro per l'Arabia Saudita.
Così, mentre i tifosi si interrogano sul futuro della Nazionale e sulla direzione di Ringhio Gattuso, rimane la sensazione di una sliding door mancata, un'opportunità sfumata per scelte politiche e sentimenti di appartenenza. Qualunque sarà l'epilogo, una cosa è certa: nel calcio italiano, anche fuori dal campo, la storia e la rivalità continuano a infiammare i tifosi.
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