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Roma di piombo – Diario di una lotta: l'omicidio di Albo Moro Moro e una storia che racconta l'Italia. Il docufilm stasera 8 settembre

Giovanni Ramiri

08 Settembre 2025, 10:37

Roma di piombo – Diario di una lotta: l'omicidio di Albo Moro Moro e una storia che racconta l'Italia. Il docufilm stasera 8 settembre

Aldo Moro

“Roma di piombo – Diario di una lotta” si presenta come una docu-serie che mescola cinema e memoria, con l’ambizione di raccontare una stagione che ha segnato in profondità l’identità della Capitale e dell’Italia intera. La storia prende corpo a partire dal 1978, quando dopo il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro Roma diventa il centro nevralgico dello scontro tra lo Stato e il terrorismo delle Brigate Rosse. È il momento in cui entra in scena il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, chiamato a istituire la Sezione Speciale Anticrimine e a guidare una lotta senza precedenti dentro e fuori le istituzioni. La trama si sviluppa come un diario che raccoglie gli eventi più significativi di quegli anni: l’organizzazione dei blitz, la scoperta dei covi brigatisti, la nascita dei pentiti, le divisioni interne al fronte rivoluzionario e la collaborazione inedita tra lo Stato e il Partito Comunista, una scelta che ruppe vecchi equilibri politici ma che fu ritenuta necessaria per difendere la democrazia.

Roma diventa a tutti gli effetti protagonista del racconto. Le sue strade, le piazze, le università, i quartieri popolari e gli edifici del potere appaiono come quinte teatrali di una città sospesa tra paura e resistenza. La serie riesce a restituire il senso di vivere in una metropoli sotto pressione, dove ogni angolo può trasformarsi in scenario di un attentato o di un’operazione di polizia, e dove la quotidianità convive con l’incubo costante della violenza.

Il cast creativo si distingue per autorevolezza e visione. La regia è di Francesco Di Giorgio, che sceglie uno stile asciutto e cinematografico, capace di fondere la freddezza dei documenti con la forza emotiva delle immagini. La scrittura porta la firma di Michele Cassiani, conosciuto anche come Advocat, con la collaborazione di Egilde Verì, e si muove con equilibrio tra precisione storica e coinvolgimento drammatico. Il lavoro è sostenuto da un impianto produttivo che alterna testimonianze dirette e materiali d’archivio a ricostruzioni interpretate da attori selezionati per restituire i volti e le tensioni dei protagonisti dell’epoca. Non si punta alla spettacolarizzazione, ma a dare corpo e voce a figure che hanno segnato quella stagione, dagli uomini dello Stato ai militanti armati, fino ai cittadini comuni che si trovarono nel mezzo.

La forza della serie sta proprio nella sua capacità di muoversi su più livelli: da un lato la fedeltà al documento storico, dall’altro la volontà di coinvolgere emotivamente lo spettatore, facendogli percepire il peso delle scelte, la paura diffusa, il coraggio e il sacrificio di chi decise di non cedere. Ogni episodio diventa un tassello di una narrazione che non è solo cronaca ma memoria viva, un racconto che porta il pubblico dentro il cuore degli anni di piombo e ne mostra la complessità.

“Roma di piombo – Diario di una lotta” è dunque più di una docu-serie: è un viaggio nella coscienza collettiva del Paese, un’opera che invita a riflettere sul prezzo pagato per difendere la libertà e la legalità. Questa sera, davanti allo schermo, il pubblico non assisterà soltanto a un racconto storico, ma rivivrà una ferita che torna a pulsare e che continua a interrogare il presente.

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