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Ashley Judd
La 7, sabato 6 settembre 2025, ore 21:20. La prima serata si accende con Colpevole d’innocenza, un thriller intenso e sorprendente che gioca con il concetto di giustizia e con il paradosso delle leggi, trasformando il percorso di una donna tradita in una corsa verso la verità e la libertà.
La protagonista è Libby Parsons, giovane moglie e madre che sembra vivere un’esistenza serena accanto al marito Nick. Ma dietro la facciata perfetta si nasconde un inganno. Durante una gita in barca, Libby si risveglia coperta di sangue, con l’arma del delitto accanto e il marito scomparso nel nulla. Tutto la accusa, e la giustizia non le lascia scampo: condannata per omicidio, viene strappata al figlioletto e rinchiusa in prigione. È l’inizio di un calvario che segnerà la sua vita.
In carcere, tra dolore e solitudine, Libby matura una consapevolezza crudele: Nick non è morto. Ha inscenato la sua scomparsa per incastrarla, liberarsi di lei e rifarsi una vita altrove, lasciandola a scontare la pena per un crimine mai commesso. È allora che la donna scopre un principio giuridico che diventa la sua arma: non si può essere giudicati due volte per lo stesso reato. Se è già stata condannata per aver ucciso suo marito, nulla le impedirebbe, una volta libera, di cercarlo e affrontarlo senza più temere la legge.
Il film segue la sua rinascita, tra l’uscita dal carcere e la ricerca di Nick, in un percorso che alterna momenti di azione ad altri di intensa tensione emotiva. Ad accompagnarla, suo malgrado, c’è l’agente di sorveglianza Travis Lehman, uomo disilluso e tormentato che si trova coinvolto nella determinazione di Libby. Il loro rapporto, segnato da diffidenza e conflitto, si trasforma poco a poco in una sorta di alleanza, mentre la donna dimostra di non essere più la vittima ingenua di un tempo, ma una madre pronta a tutto pur di riabbracciare il figlio e di smascherare l’uomo che l’ha tradita.
La forza del film sta nella sua miscela di emozione e suspense. Ashley Judd, nel ruolo di Libby, restituisce con energia e sensibilità la trasformazione di una donna tradita e spezzata in una figura determinata e coraggiosa, capace di ribellarsi al destino che le è stato imposto. Tommy Lee Jones, nei panni dell’agente Lehman, porta sullo schermo la sua consueta intensità, dando vita a un personaggio duro e ironico ma con un fondo umano che lentamente emerge. Bruce Greenwood, con il suo Nick, incarna alla perfezione il fascino oscuro dell’uomo doppio, capace di sedurre e distruggere con la stessa facilità.
La regia costruisce un ritmo serrato, scandito da fughe, inseguimenti, scoperte e colpi di scena, ma trova sempre il tempo per soffermarsi sulla dimensione emotiva. Non è soltanto la storia di una donna che cerca vendetta: è il racconto di una madre che lotta per riprendersi la propria vita e il proprio figlio, contro un mondo che l’ha ingannata e tradita.
Il titolo stesso, Colpevole d’innocenza, diventa il simbolo di questo paradosso: condannata per un crimine che non ha mai commesso, Libby trova la sua forza proprio nella contraddizione della legge. E in questa contraddizione si apre la possibilità di riscatto, di giustizia, persino di libertà.
Il finale, teso e liberatorio, porta con sé la catarsi di una verità svelata e di una rivincita conquistata a caro prezzo. Non si tratta di un lieto fine convenzionale, ma di un atto di coraggio e di determinazione che restituisce dignità a chi è stata privata di tutto.
Colpevole d’innocenza rimane così un thriller avvincente e insieme un dramma umano, capace di intrecciare il brivido dell’azione con la forza emotiva di una donna che non si arrende. È un film che racconta il tradimento, la legge, l’amore materno e la resilienza, e che lascia nello spettatore una domanda scomoda e potente: quanto saremmo disposti a rischiare pur di riprenderci la nostra vita?
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