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Anthony Hopkins
Rete 4, sabato 6 settembre 2025, ore 21:20. Torna sullo schermo uno dei film più intensi e struggenti degli anni Novanta: Vi presento Joe Black, diretto da Martin Brest, opera che unisce il fascino del dramma romantico alla riflessione più profonda sul mistero della vita e della morte.
La storia si apre con William Parrish, magnate dell’editoria, uomo di potere e di successo, ormai prossimo a compiere sessantacinque anni. La sua esistenza sembra impeccabile, costellata di ricchezze e di affetti, ma proprio alla vigilia del suo compleanno riceve una visita inattesa e inquietante. A bussare alla sua porta è la Morte in persona, che ha scelto di assumere sembianze umane, prendendo il volto e il corpo di un giovane incontrato casualmente poco prima dalla figlia di William. Da quel momento la vita del protagonista viene sospesa in un limbo, perché il patto è chiaro: la Morte accompagnerà William fino al termine, ma prima vorrà vivere per un breve tempo tra gli uomini, sperimentando sensazioni, emozioni, sentimenti.
Il giovane che si presenta con il nome di Joe Black entra così nella vita della famiglia Parrish con un’aura di mistero e di incanto. Inizialmente estraneo a tutto, osserva con occhi nuovi la bellezza e la complessità dell’esistenza, lasciandosi sorprendere da ogni dettaglio: i sapori, i sorrisi, i silenzi, i gesti quotidiani. Ma soprattutto scopre l’amore, incontrando il cuore puro e tormentato di Susan, la figlia di William. Ciò che nasce tra loro è un legame intenso e proibito, sospeso tra l’inevitabilità del destino e il desiderio di trattenere ciò che è destinato a dissolversi.
Il film si muove su un registro sospeso, fatto di sguardi lunghi, dialoghi essenziali e momenti di silenzio che diventano più eloquenti di mille parole. La regia di Brest gioca con la lentezza, restituendo allo spettatore la sensazione che il tempo, pur inesorabile, possa dilatarsi davanti a ciò che conta davvero. Ne nasce un’opera che non è soltanto una storia d’amore, ma una meditazione sul limite, sulla paura della fine e sulla possibilità che persino la Morte, davanti all’amore, possa farsi fragile.
Brad Pitt, nel doppio ruolo del giovane sconosciuto e di Joe Black, offre una prova magnetica, fatta di ingenuità disarmante e di forza enigmatica. Anthony Hopkins, nel ruolo di William Parrish, dà corpo a un uomo potente che scopre la propria vulnerabilità, regalando interpretazioni di grande intensità emotiva. Accanto a loro, Claire Forlani dona a Susan un volto dolce e tormentato, simbolo di un amore che sa di eternità e al tempo stesso di perdita inevitabile.
Vi presento Joe Black non è soltanto un film, ma un’esperienza. È un viaggio dentro i sentimenti, dentro la consapevolezza che ogni istante vissuto può assumere un valore assoluto quando lo si guarda con la coscienza del tempo che fugge. Il finale, struggente e poetico, è un congedo che non lascia spazio a facili consolazioni, ma che invita a riconoscere la bellezza nascosta nell’impermanenza delle cose.
In quella danza lenta tra amore e addio, tra presenza e assenza, il film ci consegna la sua lezione più preziosa: la vita non si misura con gli anni, ma con l’intensità con cui si amano le persone e si vivono i momenti.
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