La novità
Morris Chestnut è Watson
Canale 5, ore 21:30 circa si accende con l’esordio in prima visione assoluta di “Watson”, una serie che trasforma il celebre dottor John Watson in protagonista assoluto di un medical drama carico di mistero e tensione. Questa sera non uno, non due, ma tre episodi consecutivi daranno il via a una narrazione che riparte sei mesi dopo la scomparsa di Sherlock Holmes, e già promette di conquistare.
La storia si apre con un Watson interpretato da Morris Chestnut, uomo deciso a lasciarsi alle spalle il passato doloroso e a dedicarsi alla medicina: apre la Holmes Clinic a Pittsburgh, un centro specializzato nella cura di malattie rare e inspiegabili. Tuttavia, il fato è scrupoloso nel ricordargli che la sua vita precedente non è così distante. L’ombra di Moriarty, apparentemente sconfitto, torna a insinuarsi tra i corridoi della clinica, facendo rimbombare antichi fantasmi e innescando casi che mettono alla prova la mente deduttiva del dottore.
Intorno a Watson si muove un team di personaggi intensi e sfaccettati. C’è Ingrid Derian (Eve Harlow), neurologa brillante ma dal passato enigmatico, la mente fredda ma affascinante della clinica. I gemelli Stephens e Adam Croft (Peter Mark Kendall) affiancano il dottore con competenze diverse: uno emotivamente distaccato, l’altro logorroico e coinvolgente. Sasha Lubbock (Inga Schlingmann) aggiunge profondità emotiva, divisa tra le radici biologiche e la famiglia che l’ha cresciuta. In modo sorprendente, il passato criminale di qualcuno emerge attraverso Shinwell Johnson (Ritchie Coster), ex delinquente ora amministrativo della clinica, cui i legami con Watson e Holmes tornano utili. E, sullo sfondo, la figura di Mary Morstan (Rochelle Aytes), ex moglie di Watson, chirurgo di prestigio e presenza equilibratrice nonostante il divorzio, intesse una relazione personale ricca di tensione e protezione.
I primi tre episodi in onda questa sera scandiscono la reintroduzione della vita di Watson nel suo nuovo habitat: la routine della clinica, i misteri clinici che richiamano Sherlock, le tensioni personali che reclamano soluzioni intime, le ombre che si allungano sul suo destino.
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