Il MuVet espone i reperti della collezione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona
Con la mostra-evento 2025, il MuVet – Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia festeggia i 25 anni dalla sua nascita e la sua ininterrotta attività espositiva, partita dal giugno del 2000. L’esposizione, intitolata “Un mecenate e i suoi tesori”, porterà a Vetulonia una prestigiosa selezione della collezione archeologica del marchese Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, che per la prima volta esce dalle stanze private della sua residenza romana e si offre all’incontro con il pubblico.
Il progetto è il frutto di un accurato percorso di ricerca coordinato da Simona Rafanelli, direttrice scientifica del museo, e da Vincent Jolivet del Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi. Un lavoro che ha permesso, per la prima volta, di svelare al grande pubblico reperti mai usciti finora dalle stanze private del collezionista.
«Quella che presentiamo quest’anno – spiega la Direttrice Scientifica del MuVet Simona Rafanelli – è una mostra dalla prospettiva insolita, che alza il sipario su una collezione poliedrica come la personalità che l’ha messa insieme: da un lato esemplari vascolari dalla fase villanoviana a quella ellenistica, dal geometrico e orientalizzante al corinzio, dal periodo arcaico al classico, dall’altro lato opere di artisti moderni che elaborano una propria, personale visione dello spirito classico. Chi poteva riunire in un unico sguardo opere in apparenza così eterogenee è Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, che introdotto precocemente nel panorama effervescente delle avanguardie internazionali, si è poi appassionato agli antichi ceramografi quando si trovò a ereditare la collezione archeologica Ruggi d’Aragona. Non si tratta del solito collezionismo frutto di motivazioni culturali ed estetiche o di sensibilità storiografica fine a sé stessa».
Mecenate trasversale, Bilotti orienta le sue raccolte verso una fruizione pubblica e progetti sperimentali a servizio della collettività. «Ogni scoperta è da condividere con la collettività – dichiara Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona – ed è per questo che l’attività di musealizzare le opere da me raccolte è diventata una missione di vita, “portare l’arte dove non c’è” mettendo le mie competenze al servizio pubblico. È con immenso piacere che ho accettato l’invito di Simona Rafanelli e del Comune di Castiglione della Pescaia di far conoscere al pubblico questa mia collezione».
Il percorso espositivo propone anche quest’anno un prezioso dialogo tra Arte Antica e Arte Contemporanea, incarnati da alcuni capolavori scultorei bronzei del Futurismo che, provenienti dalla sezione di arte contemporanea della stessa collezione privata, dialogano con la piccola plastica etrusca in bronzo di età ellenistica. Protagonisti di questo incontro sono in particolare il Giano di Gino Severini e il bronzetto del dio Culsans, corrispettivo etrusco di Giano, straordinario capolavoro ellenistico, generosamente in prestito a Vetulonia dal MAEC – Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona.
«Una soddisfazione dietro l’altra – afferma la sindaca Elena Nappi –: questo è l’effetto MuVet, che ogni hanno ci regala perle di una ricchezza culturale sorprendente frutto del lavoro di ricerca e studio della nostra Direttrice e del suo staff. Gli innumerevoli amici del nostro museo archeologico sparsi in tutta Italia ci permettono di avere ad ogni mostra-evento reperti unici e spesso poco conosciuti al grande pubblico, proprio per questo ancora più preziosi da mostrare ai nostri visitatori. Inauguro sempre con grande orgoglio il progetto realizzato, ma quest’anno il mio apprezzamento personale, e quello di tutta l’amministrazione comunale, è ancora maggiore, non solo per il contenuto della mostra, ma soprattutto per la nostra Direttrice, Simona Rafanelli, che ha portato avanti questo progetto in un momento molto particolare della sua vita. Per questo voglio dedicare a Adriano, studioso e archeologo di fama internazionale, ma soprattutto grande amico di Vetulonia e compagno di vita della nostra Direttrice, scomparso recentemente, questo nuovo successo di cui anche lui sarebbe stato fiero con il suo tenue sorriso a fior di labbra».
L’inaugurazione si terrà sabato 16 agosto alle ore 19:00, alla presenza della sindaca Elena Nappi, della direttrice scientifica Simona Rafanelli, del collezionista Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, di Giulio Paolucci (direttore MAEC), di Paolo Bruschetti (Accademia Etrusca di Cortona) e di Vincent Jolivet (CNRS-Parigi).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Prevista un’apertura straordinaria serale del museo con visite guidate alla mostra temporanea.
Info: 0564 927245 – museo.vetulonia@comune.castiglionedellapescaia.gr.it
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