Lunedì 06 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

In tv

Zona Bianca, novità e sviluppi sul delitto di Garlasco e i guai dell'estate italiana. Temi e approfondimenti di stasera 13 agosto

La serata alterna così due registri: quello sociale ed economico e quello della cronaca giudiziaria

Giovanni Ramiri

13 Agosto 2025, 07:00

Zona Bianca stasera in tv domenica 2 marzo su Rete 4: le anticipazioni del programma sull'attualità con Giuseppe Brindisi

Il conduttore Giuseppe Brindisi

Mercoledì 13 agosto, alle 21:23, Retequattro trasmette una nuova puntata di Zona Bianca, il programma di approfondimento condotto da Giuseppe Brindisi. Una serata che promette di intrecciare due piani narrativi molto diversi, ma entrambi capaci di parlare del presente: quello immediato, fatto di giornate d’agosto e di scelte di vacanza, e quello che affonda le radici in una vicenda di cronaca che, a diciotto anni di distanza, continua a generare interrogativi e ad aprire nuovi capitoli giudiziari.

CERCARE L'ASSASSINO, NON IL COMPLICE: A ZONA BIANCA L'APPELLO DI LOVATI

Il racconto parte dall’estate italiana, osservata con lo sguardo doppio di chi sa che il Paese, in questa stagione, si muove su due binari paralleli. Da un lato ci sono le località di punta, dove l’arrivo di migliaia di turisti in poche settimane trasforma piazze e lungomari in scenari affollati, mette alla prova i servizi pubblici e cambia la vita quotidiana dei residenti. Un fenomeno che, per alcune mete, significa anche maggiori entrate e vitalità economica, ma che porta con sé problemi concreti di gestione, convivenza e sostenibilità. Dall’altro lato emergono cartoline meno scontate: quelle di stabilimenti balneari con file di ombrelloni chiusi, spiagge più vuote del previsto, albergatori e ristoratori costretti a fare i conti con un calo di presenze. Un contrasto che non si spiega con un’unica causa, ma che vede il peso crescente dei rincari, le nuove abitudini di spesa e la scelta di molti italiani di accorciare o rinunciare del tutto alle ferie.

Questa doppia fotografia dell’estate, con i suoi eccessi e le sue rinunce, non è solo un elenco di dati: racconta la trasformazione sociale ed economica di un Paese dove la vacanza, un tempo percepita come un diritto quasi universale, oggi per molti si è trasformata in un lusso. E allo stesso tempo mostra come il turismo di massa, pur essendo motore di crescita, ponga domande urgenti sulla capacità delle città e delle coste di accogliere in modo equilibrato.

Tanti ombrelloni deserti in questa estate

Dal quadro stagionale, Zona Bianca si sposta poi su un terreno molto diverso: quello del delitto di Garlasco. Oggi, a diciotto anni esatti dalla morte di Chiara Poggi, la Procura di Pavia ha diffuso comunicazioni ufficiali che segnano un passaggio rilevante nell’inchiesta. È stato chiarito che la traccia di DNA maschile nota come “Ignoto 3”, rinvenuta sulla garza utilizzata durante l’autopsia, non avrebbe alcun legame diretto con il luogo del delitto. Secondo quanto accertato, si tratterebbe di una contaminazione avvenuta in sede autoptica, probabilmente dovuta al contatto con il corpo di un’altra persona esaminata. Questa precisazione cambia la lettura di un elemento che per anni è stato al centro di ipotesi e dibattiti. Non si tratta di una prova rimossa dal quadro investigativo, ma di un dettaglio riletto alla luce di nuove analisi, che ridimensiona il peso probatorio di quel campione. Per approfondire la dinamica della morte di Chiara Poggi e valutare ogni possibile implicazione di questo riscontro, la Procura ha affidato nuove consulenze medico-legali a un esperto di riconosciuta esperienza, con l’obiettivo di esaminare ancora una volta lo scenario complessivo e confermare con il massimo grado di precisione le circostanze del decesso.

In questo passaggio, il programma non si limita a ripercorrere il passato: mette in evidenza come, anche a distanza di anni, un’indagine possa rinnovarsi grazie a strumenti più raffinati e a un’attenzione costante al dettaglio scientifico. È un richiamo alla complessità della giustizia, che vive di prove solide ma anche di verifiche continue, e che deve fare i conti con il tempo che scorre e con la possibilità di rileggere vecchi dati con occhi nuovi.

La serata di Zona Bianca alterna così due registri: quello sociale ed economico dell’estate italiana, con le sue immagini in chiaroscuro, e quello della cronaca giudiziaria, dove ogni parola ufficiale ha il peso di un tassello in un mosaico ancora incompleto. È una combinazione che invita lo spettatore a passare, in un’unica cornice televisiva, dalla folla delle spiagge al silenzio di un’aula di tribunale, dalla leggerezza dei giorni di vacanza alla gravità di una vicenda che continua a chiedere chiarezza.

Alberto Stasi

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie