Una foto del libro di Federico Strinati
C’è un modo di raccontare i luoghi che non passa solo attraverso la descrizione, ma attraverso la contemplazione. È questa la chiave con cui Federico Strinati ha costruito il suo nuovo fotolibro, Di terra e di spirito — un’opera intensa, poetica, profondamente radicata nel territorio e, al tempo stesso, capace di elevarlo a simbolo.
Una foto del libro di Federico Strinati
Protagonisti assoluti del volume sono Magliano in Toscana e i suoi borghi, Montiano e Pereta. Ma a emergere, sopra ogni cosa, è lo spirito della Maremma: quella terra antica e generosa, capace di farsi racconto visivo, emozione silenziosa, memoria viva.
Come raccontato dall'Amministrazione comunale sui canali social, con circa novanta scatti realizzati direttamente sul campo, Strinati dà vita a un vero e proprio atlante emozionale e contemplativo. Non è solo un libro fotografico, ma una narrazione per immagini che esalta la territorialità come patrimonio non solo naturale, ma anche culturale e identitario.
Una foto del libro di Federico Strinati
In Di terra e di spirito, ogni angolo dei borghi acquista un valore che va oltre la semplice bellezza: le pietre delle mura parlano, i profili morbidi delle colline sembrano disegnare pensieri, i campi di ulivi diventano testimoni di una ruralità che resiste, viva e consapevole.
La lentezza dello sguardo fotografico si sovrappone perfettamente alla lentezza reale del paesaggio. Il risultato è un’armonia profonda, autentica, in cui lo spettatore si immerge e si riconosce.
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