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Il caso

Delitto di Garlasco, il mistero del sangue sul telefono. La criminologa: "Non è detto che Chiara Poggi lo abbia preso per chiedere aiuto"

Flaminia Bolzan: "“Prima di parlare di due persone sulla scena del delitto è importante capire che è improbabile che la cornetta fosse alloggiata”

Giovanni Ramiri

11 Luglio 2025, 20:41

Delitto di Garlasco, il mistero del sangue sul telefono. La criminologa: "Non è detto che Chiara Poggi lo abbia preso per chiedere aiuto"

La criminologa Flaminia Bolzan e l'avvocato Antonio De Rensis a Zona Bianca

“Prima di parlare di due persone sulla scena del delitto è importante capire che è improbabile che la cornetta fosse alloggiata”. Flaminia Bolzan, psicologa e criminologa, è intervenuta durante l’ultima puntata di Zona Bianca per parlare del mistero delle tracce di sangue sulla cornetta del telefono a casa di Chiara Poggi.

Le ultime indagini sul delitto di Garlasco fanno riferimento a una goccia di sangue all’interno del vano della cornetta del telefono fisso (modello Sirio 187 Basic) della casa di Chiara, anche se quel telefono non aveva squillato il giorno dell’omicidio.

Secondo Bolzan “non è detto che Chiara Poggi avesse preso il telefono per chiedere aiuto e l’assassino lo avesse poi ripoggiato la cornetta. Immaginando un’azione aggressiva vicino a quel mobiletto: la cornetta può essersi spostata e qualcuno può averla rimessa al suo posto. Non è detto che quel qualcuno sia stato l’assassino”.

“Rimane improbabile – aggiunge la criminologa - che la cornetta che fosse alloggiata nel vano. L’unico elemento per stabilire l’eventuale presenza di altre persone è però la presenza di impronte, unitamente all’altra indagine che si sta svolgendo, quella sulla dinamica, che deve stabilire se le traiettorie siano compatibili con la presenza di più persone”.

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