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Maremma

È morto Armando Mancini, storico capitano dell’Aurora Pitigliano

Colonna della squadra e della comunità, lascia un’eredità fatta di valori, passione e rispetto.

Carolina  Brugi

06 Giugno 2025, 10:00

Armando Mancini

Armando Mancini

La notizia della scomparsa di Armando Mancini ha colto tutti di sorpresa, lasciando la comunità di Pitigliano nel dolore più profondo. Uomo elegante, ironico, generoso, Armando era molto più che un ex calciatore. Era un punto fermo, un riferimento umano e sociale per tutti.

Nato e cresciuto a Pitigliano, è stato una colonna storica dell’Aurora Pitigliano, prima come difensore di ferro e poi come simbolo indelebile dei colori gialloblù. “Un giocatore con più presenze in assoluto”, come ha ricordato anche la società sportiva nel suo commosso messaggio di cordoglio. Ma soprattutto, un capitano: nel ruolo, nei gesti e nello spirito.

La fascia al braccio era solo un dettaglio visibile di una leadership autentica. Armando proteggeva i più giovani, imponeva rispetto in campo anche nei momenti più tesi. Accanto a lui, spesso, il fratello Carlo, formando una coppia difensiva d’altri tempi. Uno sguardo bastava a far capire all’avversario che nessuna scorrettezza sarebbe passata impunita.

Il messaggio di cordoglio dell’Aurora Pitigliano 

Ma la grandezza di Mancini andava oltre il campo. È stato un padre e un nonno esemplare, assieme alla moglie Delia, con cui ha cresciuto Eleonora e Nicola trasmettendo valori solidi, che oggi vivono nei suoi cinque nipoti: Carlo, Filippo, Vittoria, Flaminia e Pietro. Proprio Pietro, oggi giovane promessa del calcio provinciale, ha ereditato la maglia gialloblù e il talento del nonno. E anche se Armando non lo diceva, tutti sapevano quanto fosse fiero nel vederlo seguire le sue orme.

Uomo di profonda umanità, ha lavorato per anni nell’impresa di onoranze funebri insieme al socio Michele Porcella, per poi lasciare il testimone al figlio Nicola. Anche in quel ruolo delicato ha saputo farsi apprezzare per la discrezione, il tatto e il cuore.

Oggi Pitigliano lo ricorda così: come una colonna portante, come una figura buona e solida che ha attraversato le vite di molti con gentilezza e forza. Il cordoglio è unanime e sincero. “Un grande successo per una grande squadra”, scriveva recentemente la società sportiva a proposito della comunità. Ed è vero anche oggi, nella tristezza: Armando era parte di quella squadra. E resterà per sempre tra le sue fila, nei ricordi, nei valori, nei volti di chi continua a portare avanti il suo esempio.

I funerali si terranno oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa di Santa Maria Assunta.

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