Russia-Ucraina, Alessandro Orsini: "Tutti ai piedi di Putin. Nato ed Europa lo implorano di fermare la guerra"

"Tutti ai piedi di Putin". Non usa mezzi termini il professor Alessandro Orsini nel suo ultimo post su Facebook.

"Oltre 800 tra droni e missili contro l'Ucraina - scrive Orsini - Colpito anche il palazzo presidenziale di Zelensky. La Nato e l'Europa implorano la Russia di fermare la guerra e di accettare un cessate il fuoco. Tutti ai piedi di Putin. Quindi questi ulteriori 800 droni e missili confermano, una volta di più, che la mia analisi all'inizio della guerra era corretta, non era "putinismo", come scrivevano i grandi giornali. Quindi questi ulteriori 800 droni e missili confermano, una volta di più, che avevo ragione quando, all'inizio della guerra, prevedevo che la Russia avrebbe sopraffatto l'Ucraina se la Nato non avesse cercato di chiudere il conflitto immediatamente per le vie diplomatiche".

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"Quindi questi ulteriori 800 droni e missili confermano, una volta di più - aggiunge il professore - la correttezza della proposizione bivariata che avevo formulato all'inizio della guerra: "Quanto maggiore sarà il volume di fuoco dell'Ucraina contro la Russia, tanto più grande sarà il volume di fuoco della Russia contro l'Ucraina" che ho poi esemplificato come segue: "Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina". Il mio non era "putinismo". Il problema è che il sistema dell'informazione in Italia è il sistema dell'informazione di uno Stato satellite".

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"Draghi è il Lukashenko di Biden - attacca Orsini - Meloni è la Lukashenko di Trump. L'Italia sta agli Stati Uniti come la Bielorussia sta alla Russia. Questa condizione geopolitica si ripercuote sul sistema dell'informazione dell'Italia".