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COMMERCIO

"Controlli e sanzioni a raffica ai commercianti in piena stagione turistica: così ammazzate il paese"

Il duro attacco del Centro commerciale naturale: "Regolamento mai applicato"

Roberto Bata

16 Agosto 2025, 17:11

"Controlli e sanzioni a tappeto in piena stagione turistica: così l'Amministrazione ammazza il paese"

Pitigliano

Da luglio i commercianti del centro storico di Pitigliano sono sotto la lente dell'Amministrazione comunale, tra controlli a tappeto e sanzioni per violazione del regolamento del suolo pubblico. Regolamento, fanno osservare dal Centro commerciale naturale di Pitigliano, "mai applicato da nessuna delle Amministrazioni precedenti e per 8 anni da quella attuale".

"I commercianti del centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia, noto e apprezzato anche per le diverse realtà artigianali e per l’enogastronomia – dichiarano – stanno ricevendo controlli capillari e immediate notifiche di sanzioni per violazione di un regolamento di suolo pubblico e decoro urbano, mai applicato da nessuna delle amministrazioni precedenti e per 8 anni da quella attuale. Vedere la polizia municipale dentro le botteghe insieme ad allibiti turisti possibili clienti può sembrare un effetto speciale e una nuova innovativa forma di marketing. E invece è tutto vero, un incubo da cui noi del Ccn di Pitigliano non riusciamo a svegliarci".

"L'accanimento in piena stagione turistica senza dare il tempo alle attività di modificare il proprio allestimento, nonostante la crisi lavorativa, la presa in giro della impossibilità nel bloccare le contravvenzioni quando non si vuole ammettere politicamente che è una scelta squisitamente punitiva, l’assoluta mancanza nel trovare soluzioni adeguate al caso, nonostante la nostra richiesta ufficiale di mediazione e la esplicita volontà di applicare in tutta fretta un regolamento davvero poco applicabile in una realtà complessa come il nostro centro storico, rappresentano la totale mancanza di conoscenza, per voler restare in buona fede, della situazione generale e di tutti le difficoltà che hanno coloro che hanno scelto di vivere di arte ed artigianato e piccole realtà commerciali. Realtà pluridecennali e riconosciute dalle diverse amministrazioni comunali, valorizzate da numerose interviste tv nazionali, private e svariate riviste nel corso di almeno 15 anni. In tutto questo ci chiediamo anche quale sia il vero ruolo degli assessori di competenza: turismo, attività produttive e commercio, centro storico… dove sono coloro che dovrebbero tutelarci e soprattutto dialogare con noi?".

"In mezzo a tutto il centro storico esistono molte attività, tra cui numerose gestite da persone non pitiglianesi di nascita, che hanno portato il loro contributo a questo paese con il proprio lavoro di pregio e di attrattiva, e con investimenti, decidendo di abitare e vivere nel nostro paese, pagando affitti, tasse, eccetera. Le attività vogliono convivere e rispettare i diritti dei residenti. Non è certo creando e alimentando guerre interne che si può nutrire questo senso di comunità che tanto la nostra amministrazione millanta. Non è con l’intenzione di metterci gli uni contro gli altri che si può mirare alla famosa ‘felicità’ che vediamo sbandierata nei vari progetti per il futuro. Questo lo si può fare solo con la mediazione ed il dialogo, come noi abbiamo sempre fatto nella quotidianità con i nostri ‘vicini di casa’. Noi, come i residenti e con i residenti miriamo alla serenità e alla civile convivenza".

"Non sappiamo se questa amministrazione comunale si rende conto che sta ammazzando il paese. Peraltro rifiutando di collaborare ogni volta in cui lo abbiamo chiesto, fin dalla famosa lettera inviatagli 2 anni fa, di cui evidentemente stiamo ancora pagando le conseguenze, in cui chiedevamo a gran voce di essere ascoltati. Ma questa è la loro risposta, che esagerando con la tutela del passaggio auto, senza intervenire solo dove esiste un problema reale, ma senza concedere nulla che non sia un vaso, rischia di ammazzare una realtà unica, dopo decenni in cui la nostra presenza e il nostro modo di esporre è stato apprezzato (non “non tollerato”) dalle altre amministrazioni. Se vi rendete conto dell'importanza e dei diritti di questo fragile equilibrio allora cercate il dialogo, altrimenti abbiate il coraggio di gridare ai quattro venti che ci volete morti".

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