POLITICA
Il sindaco di Pitigliano, Giovanni Gentili
Il Consiglio comunale di Pitigliano ha approvato all’unanimità una mozione con cui riconosce simbolicamente lo Stato di Palestina come sovrano e indipendente e si dichiara città vicina al popolo palestinese. Mozione dall'indubbio valore simbolico, ma il cui significato è ancor più profondo considerando che Pitigliano è conosciuta come la "Piccola Gerusalemme" per lo storico legame con il popolo ebraico.
È stato un dibattito intenso, partecipato, rispettoso. Per una volta – fanno sapere dal Comune di Pitigliano – il Consiglio comunale ha superato i confini tradizionali dei bilanci, dei marciapiedi, dei cassonetti. Si è parlato di umanità, di diritto internazionale, di dolore e di pace. Si sono susseguite riflessioni, racconti e impressioni personali. E alla fine, una presa di posizione chiara, collettiva, ferma. Oltre a dichiararsi simbolicamente “Città vicina al popolo palestinese”, Pitigliano si impegna ad attivarsi con la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero degli Affari esteri per chiedere che l’Italia riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina, come già fatto da molti Paesi europei e da diverse amministrazioni comunali italiane. È una decisione che non risolve conflitti né sposta equilibri geopolitici, ma che vuole essere una voce, una goccia, che si unisce a tante altre per chiedere pace, cessate il fuoco, accesso agli aiuti umanitari, giustizia per le vittime civili.
Pitigliano – ricordano – ha una lunga storia di convivenza e dialogo con la comunità ebraica. È conosciuta nel mondo come La Piccola Gerusalemme, proprio per questo legame profondo e autentico, che è parte integrante della sua identità.
In un tempo in cui, con preoccupante superficialità, il sostegno al popolo palestinese viene talvolta strumentalmente confuso con sentimenti antisemiti, Pitigliano sceglie di prendere posizione anche per spazzare via questo falso e dannoso collegamento.
Pitigliano non è e non sarà mai antisemita. È amica del popolo ebraico. Ed è proprio in nome di questa amicizia e di questa storia condivisa che ci appelliamo al senso di umanità e giustizia della comunità ebraica, perché possa, per quanto possibile, farsi portavoce di una richiesta di pace al Governo di Israele per fermare un massacro atroce e disumano. Stare dalla parte della dignità umana non è per Pitigliano un atto politico, ma parte della sua identità storica.
"Anche oggi, di fronte al dolore di tanti innocenti, di fronte a bambini che muoiono di fame, a famiglie senza più un rifugio, Pitigliano non resta in silenzio. Non può accettare l’idea che si possa sparare su chi cerca acqua o pane. È un gesto semplice, forse solo simbolico. Ma proprio per questo carico di significato. E stavolta, il Consiglio comunale di Pitigliano ha scelto di essere presente. Uniti".
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