Operazione antibracconaggio Orbetello
Un’operazione mirata alla tutela della fauna selvatica ha portato i Carabinieri Forestali della SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) e della SOC (Sezione Operativa Centrale), con il supporto dei colleghi di Grosseto, a scoprire un grave caso di bracconaggio.
Su disposizione della Procura locale, i militari hanno effettuato una perquisizione in un’azienda agricola della zona, dove sono stati trovati diversi esemplari di rapaci notturni rigorosamente protetti dalla convenzione CITES, che regola il commercio internazionale di specie minacciate.
Gli animali, che in natura necessitano di ampi spazi, erano invece rinchiusi in gabbie anguste e inadeguate, prive di qualsiasi documentazione o marcatura che ne autorizzasse la detenzione. Nel corso delle verifiche è stata rinvenuta anche un’arma da caccia, utilizzata – secondo le indagini – per abbattere piccoli uccelli destinati a nutrire i rapaci detenuti illegalmente, in violazione delle norme che regolano l’attività venatoria.
A rendere ancora più inquietante la vicenda, parte delle attività illecite sarebbe stata documentata e diffusa sui social network dall’indagato. L’uomo è stato denunciato alla magistratura per maltrattamento di animali e irregolarità nella detenzione di armi.
I rapaci sequestrati sono stati affidati a un Centro di Recupero per Fauna Selvatica, dove riceveranno le cure necessarie in attesa di poter tornare in libertà.
Come previsto dalla legge, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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